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I rapporti Putin-Assad scrutati dalla stampa estera

Grande spazio della stampa internazionale a quella che un titolo del Washington Post definisce l’epica conferenza stampa di Vladimir Putin. Una parola che ben definisce l’atmosfera di un incontro andato oltre il rito di domande e risposte tra un politico e rappresentanti dell’informazione. Secondo la testata Usa le quattro ore di maratona mediatica hanno avuto toni di asprezza notevoli a differenza di quanto era avvenuto in passato a Mosca. Uno dei momenti più caratteristici del dibattito è venuto dal vivace scambio di battute tra Putin e il corrispondente del Los Angeles Times, perfettamente russofono, e ripubblicato oggi in un blog audio-video dalla radio Echo di Mosca. Lo scontro tra il giornalista, che parla di ritorno in Russia del 1937 segnatamente per quanto riguarda il caso del giurista morto in carcere Sergej Magnitskij, e un Vladimir Putin che fatica a nascondere il proprio nervosismo è impressionante.

La Frankfurter Allgemeine Zeitung riporta lo svolgimento della più grande conferenza stampa fatta dal leader del Cremlino dal 2088, dando conto di un botta e risposta tra Putin e la platea del suo contraddittorio. Dalla difesa presidenziale della legge contro le adozioni Usa, fino allo stato di salute di Putin, passando alle domande sulla fine del mondo prossima ventura, nessun argomento è stato risparmiato e su, quasi, nessuno il leader russo ha evitato le risposte. Sui vari aspetti della conferenza di Putin si sofferma il Guardian. La testata londinese riporta dell’Apocalisse scherzosamente prevista da Putin tra 4 miliardi di anni, dell’offerta di cittadinanza francese fatta a Gerad Depardieu, delle figlie del presidente sorprendente viventi a Mosca ha sottolineato il presidente russo, ma anche del caso della giornalista cecena che una volta tornata in patria ha visto il presidente Kadyrov chiudere il giornale dove lavorava a causa delle domande scomode fatte durante l’incontro di ieri. Un caso ripreso anche da Echo di Mcsca

La Frankfurter Allgemeine Zeitung commenta lo spostamento millimetrico del Cremlino sulla Siria. Evidenziando le parole di Putin sul futuro di Damasco il giornale sottolinea le ragioni del presidente russo. Una volta partito Assad, difficilmente il Paese mediorientale vivrà momenti di pace. La “paura del giorno dopo” non agita solo il presidente russo afferma la Neue Zurcher Zeitung. Per la Nzz le divisioni delle opposizioni al regime di Assad e la crescente influenza del fondamentalismo religioso nella resistenza, rendono la prevedibile guerra civile in incubazione sempre più rischiosa.

Il giornale di Zurigo sottolinea come Mosca stia cercando di spingere Washington a gestire insieme un dopo guerra previsto carico di violenze. Le frenesie della diplomazia internazionale alle prese con il tentativo di frenare il collasso incontrollato del regime di Damasco sono evidenziate anche da le Monde. Tentativo disperato secondo il giornale francese.

Identico è il parere del Nyt. In un editoriale non firmato il giornale Usa ritiene ridotte al lumicino le speranze di risolvere pacificamente e per diplomatica il conflitto civile mediorientale. Anche il Los Angeles Times affronta le novità russe sulla questione siriana apparse nella conferenza di ieri. Secondo il giornale californiano Mosca non sosterrà ad ogni costo il regime traballanti di Bashar al-Assad. Il nodo siriano di Mosca è evidenziato anche dal New York Times. Il giornale Usa riporta il messaggio allo speaker della Duma della madre di un ucraino che prestava servizio per le forze di sicurezza di Mosca nel paese mediorieintale. Dalle Izvestija il Nyt riprende inoltre i piani di evacuazione dei cittadini federali, 30mila, 60mila se a questi si aggiungono quelli della Csi, sottolineando come da lunedi le autorità federali siano sempre più coscienti dei rischi estremi per i compatrioti ancora presenti nel Paese devastato dalla guerra civile.  Russia in evidenza anche su le Monde ma per ragioni diverse. Il giornale francese sottolinea il nuovo capo d’accusa contro Alexej Navalnij. Nell’ennesima prova di forza contro la maggior testa pensante dell’opposizione la procura di Mosca ritiene che Navalnij, questa volta in combutta col fratello, abbia riciclato denaro. In attesa del summit Russia-Ue di oggi, la testata francese vede nello stato dei diritti umani nel grande Paese slavo e ortodosso il principale motivo della crescente sfiducia tra le due istituzioni continentali. Bruxelles dovrà fare i conti con la regressione russa scrive la testata parigina nell’odierno editoriale di prima pagina. Affrontando i rapporti Mosca-Bruxelles, El Pais si cerca di capire i motivi per cui Putin veda tendenze russofobe nelle recenti norme europee a difesa dei diritti universali dell’uomo.

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