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Un patto di responsabilità per l’Europa e per l’Italia

Come era prevedibile, tanto tuonò che piovve. Berlusconi ha rovesciato il tavolo. Per due ragioni: rincorrere l’alleanza con la Lega (unica possibilità di poter fingere una competitività elettorale) e l’approvazione del decreto legislativo sulle regole per la incandidabilità. E’ vero che i mercati non hanno apprezzato e non apprezzeranno la mossa di far precipitare improvvisamente l’Italia nel vortice di una campagna elettorale. E’ giusto però riconoscere che almeno adesso si può registrare il vantaggio della chiarezza. In questi mesi tanti, soprattutto nel centrodestra, si sono agitati a disegnare scenari diversi e progetti più o meno fantasmagorici. C’è stato persino qualche”nuovo” movimento che ha pensato di poter ricostruire un centrodestra diverso.

Il tempo delle chiacchiere è finito ed ora resta solo il tempo delle scelte. Il Pd è pronto, il Pdl (a suo modo) lo è. Il riflettore è tutto per Casini. Cosa faranno lui, Montezemolo, Fini, Bonanni, Riccardi e tutta la compagnia a vario titolo centrista? Lo scopriremo in tempi non lontani. Noi, ci permettiamo di avanzare una proposta, sommessamente. Casini e Bersani sottoscrivano un patto di responsabilità e governo per l’Europa e per l’Italia. Non una nuova Unione ma un accordo a due – la sinistra e il centro – per dare vita ad una prospettiva di stabilità politica e crescita economica.

Gli italiani decideranno quanto peseranno Bersani e Vendola e quanto peseranno Casini e i suoi. Di certo però gli elettori non potranno non apprezzare una intesa alla luce del sole che corrisponde ad una precisa e coerente prospettiva europea e che tenga fuori Verdi, Di Pietro, Comunisti italiani e formazioni varie e avariate. Così sarebbe il contrario dell’Unione, sarebbe una Soluzione. Noi lo speriamo.


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