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Le armi di Obama

Sgomento, impotenza e richiesta di una svolta. Non potevano non essere queste le reazioni dei media internazionali mentre riflettono su quanto avvenuto negli Stati Uniti venerdì scorso.
Non siamo stati in grado di proteggere i nostri bambini e dobbiamo cambiare: le parole pronunciate a Newtown da Barack Obama, per la quarta volta presente a una cerimonia in memoria di vite spente per mano di armi civili e la richiesta del Washington Post riassumono i termini umani e politici della strage avvenuta nella cittadina del Connecticut, una delle zone a più alto reddito dell’America del nord.

Ma non è solo il giornale americano a mettere in relazione la tragedia nella cittadina Usa con il possesso delle armi garantite costituzionalmente a ogni cittadino negli Stati Uniti. Tutti i media internazionali oltre a esprimere dolore si chiedono se Washington intenda mettere in discussione, in tutto o in parte, il permesso estremo ad armarsi garantito non solo dalla norme fondamentale dello Stato ma anche dalla legge del taglione tipica della cultura collettiva del Paese.

Cosi le Monde sottolinea lo choc in cui sono piombati gli Usa dopo la sparatoria nella quale hanno perso la vita 20 bambini oltre a 6 adulti. Il New York Times riporta le parole di Obama alla cerimonia di Newtown secondo cui queste tragedie devono finire ma è lo stesso giornale francese a sottolineare che per raggiungere questo scopo il presidente deve andare oltre le lacrime.

Le Monde suggerisce infatti che il dibattito potrebbe anche cambiare direzione aumentando la permissività nell’uso delle armi. Il Wall Strett Journal si fa infatti portavoce della tendenza che ritiene possibile evitare in futuro quanto avvenuto venerdi a Newtown ampliando l’uso delle armi.

Secondo il Wsj, se chi stava a scuola al momento dell’aggressione fosse stato armato avrebbe potuto reagire con pari capacità di fuoco. E’ infatti questo il momento per affrontare nodi politico-culturali di questa portata, scrive il Washington Post, ma è uno degli editorialisti di punta del Nyt a chiedersi se il Paese avrà il coraggio di fare un passo decisivo in questa direzione.

La necessità di prevenire in futuro stragi di questi tipo è ribadita dalla Neue Zurcher Zeitung con un editoriale nel quale il giornale svizzero afferma che non bisogna chiudere gli occhi davanti alla follia.

Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung rivela il proprio sgomento parlando della lotta contro le tenebre che attende gli Usa.

Lapidario però il Kommersant su questo argomento. Il giornale russo titola infatti che i cittadini Usa non hanno nessuna intenzione di allontanarsi dalle armi.

Al contrario el Pais mette in evidenza lo sforzo che i democratici intendono fare per controllare il mercato delle armi negli Stati Uniti.


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