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Zavoli sculaccia i direttori Rai per gli show di Berlusconi

Quando è troppo, è troppo. Dopo l’ennesimo Silvio Berlusconi show questa mattina su Rai Uno, a Uno Mattina, è intervenuto il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli: “Intravedo in alcune iniziative dei direttori di testata e addirittura di rete un mancato rispetto del mandato del cda Rai in tema di pluralismo. Le norme sono state disattese per ragioni che non conosco, ma ho rinnovato l’invito al dg Rai di rispettare le norme”.

Ma a chi si riferisce la bacchettata di Zavoli? Basta ripercorrere il lungo tour televisivo del Cavaliere per saperlo. Qui ovviamente non contano le sue tante apparizioni in casa e cioè sulle reti Mediaset tra cui ricordiamo: La Telefonata su Canale Cinque l’11 dicembre, l’intervista a Studio Aperto il 14, quella al Tg5 il 15, il monologo a Domenica 5 il 16, Quinta Colonna il 17, una nuova puntatina a Studio Aperto il 22.

Nel giudizio del presidente della Vigilanza pesano le presenze di Berlusconi sulle tv del servizio pubblico (a proposito, per non farsi mancare nulla, il Cav. non si lascerà sfuggire neanche il Servizio pubblico di Michele Santoro su La7 a gennaio): la puntata a lui dedicata nel salotto di Bruno Vespa, Porta a Porta il 18 dicembre, l’intervista al Tg2 di Marcello Masi del 21, il confronto-scontro con Massimo Giletti a Domenica In e, dopo il Natale in famiglia, la riapparizione questa mattina nel contenitore informativo mattutino del Tg1.

Così, in attesa del tentativo riparatore di esondazione berlusconiana annunciato dal direttore generale Luigi Gubitosi, il messaggio di Zavoli non ha nomi. Ma li lascia intendere tutti.



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