Al centro ci sono i giovani e la semplificazione, come chiave di volta dell’economia “verde”, per accendere i motori dell’Italia. Questo lo spirito del Piano del ministero dell’Ambiente, messo a punto da una task-force di esperti, che Corrado Clini ha presentato da Confindustria: un programma per lo sviluppo sostenibile e il futuro del Paese che andrà in tour lungo tutto il territorio nazionale, organizzato insieme con il Formez Pa.
L’idea del ministro è quella di un road show per presentare alle imprese le nuove misure, e le opportunità, per la crescita verde: si tratta di un giro d’Italia che spiegherà i provvedimenti del ministero e del governo, a cominciare dai due più recenti: uno è un bando del ministero dell’Ambiente per finanziare progetti sull’analisi dell’impronta di carbonio dei prodotti; l’altro riguarda un documento attuativo per lo sviluppo dell’occupazione giovanile nella green economy, grazie a un fondo rotativo (sulla scia del fondo rotativo per Kyoto).
Per il ministro, per esempio, “sbloccare le infrastrutture strategiche e gli investimenti importanti per il Paese è più importante della riduzione delle tasse'”; ma spesso sono “paralizzati per un’interpretazione delle norme”, e lo stesso succede “sulle bonifiche”. Eppure, secondo Clini “c’è un legame stretto tra quello che riusciamo a muovere con interventi di semplificazione e la ripresa; in Italia ci sono molti siti che aspettano: pensate a Bagnoli, e a cosa vorrebbe dire avere un progetto in quell’area”. A detta del ministro, il tour – 7 eventi, le cui prime date sono già fissate per il 9 febbraio a Udine, il 12 a Modena, il 15 a Milano, e il 12 marzo a Bari – è “uno strumento con cui fare un lavoro a tappeto per far capire alle imprese le nuove opportunità” con “l’obiettivo di sciogliere il nodo troppo pesante che c’è tra le regole e la loro applicazione”.
Ci sono infatti in Italia, accanto ad “esempi virtuosi”, “potenzialità inespresse” in Italia, secondo Edoardo Garrone presidente del Comitato tecnico per l’ambiente di Confindustria, che “si traducono in un costo: nel settore dei rifiuti, per esempio, per termovalorizzatori e impianti di compostaggio nel triennio 2009-2011 il costo annuo sostenuto per la mancata o ritardata copertura del fabbisogno infrastrutturale è ammontato a 1,7 miliardi”. Per il Formez Pa, il tour sarà “un confronto sull’economia verde che grazie agli sforzi del ministro Clini ha conosciuto nuovo impulso”.
Gli incontri – organizzati da ministero, da Formez Pa e da Confindustria – si concentreranno su meccanismi innovativi e incentivi, riduzione della CO2 e semplificazione delle procedure e delle normative ambientali. In sostanza sul tavolo ci saranno le misure studiate ad hoc dagli esperti di via Cristoforo Colombo (tra cui Martina Hauser, Antonio Strambaci Scarcia e Sebastiano Serra). Per i giovani la creazione di un fondo (presso la Cassa depositi e prestiti; attualmente con 460 milioni per finanziare (a tasso agevolato dello 0,5% per 6 anni) progetti di green economy e di messa in sicurezza del territorio per le imprese che assumono under 35.
Per le imprese che “aspirano” alla sostenibilità, il ministero ha lanciato un programma sull’impronta ambientale (carbon e water footprint) dei prodotti e servizi così da calcolare per esempio il grado di carbonio oppure la bontà della gestione dell’acqua. Ed ancora: strumenti per la diffusione delle rinnovabili (Quinto conto energia per il solare fotovoltaico, Conto termico, Certificati bianchi, risorse europee per le regioni del sud), per la semplificazione e per le infrastrutture (Autorizzazione ambientale unica, gestione delle terre e rocce da scavo, razionalizzazione delle procedure di bonifica), per la difesa del suolo, e per il recupero e la valorizzazione nella gestione dei rifiuti.