Il disastro ambientale per ora è scongiurato. Gli uomini della Guardia costiera americana hanno riferito che non c’è alcuna perdita di petrolio dalla piattaforma di trivellazioni Shell che si è arenata su un’isola disabitata in Alaska, dopo aver passato tre ore a bordo per valutare i danni. Le operazioni di verifica comunque vanno avanti, nonostante il cattivo tempo che le rende particolarmente difficili.
A bordo della piattaforma ci sono 600mila litri di carburanti vari che, se liberati in mare, comprometterebbero seriamente l’ecosistema della zona, proprio davanti al Parco Nazionale Kodiak. L’incidente è stato provocato dalle forti raffiche di vento dei giorni scorsi, tutti i 18 uomini a bordo sono stati tratti in salvo.