Il fatturato cresce, ma i profitti vanno a picco. Deutsche Bank annuncia i risultati del terzo trimestre e la distribuzione del dividendo con il nodo alla gola. E guardarsi intorno non alimenta l’ottimismo, con i tagli al personale annunciati da altri gruppi tedeschi come Commerzbank, Allianz e la controllata di Unicredit Hvb.
I risultati di Deutsche Bank
Deutsche Bank ha annunciato un crollo dell’85% dell’utile netto annuo 2012 a 0,7 miliardi di euro (da 4,3 miliardi nel 2011), in particolare per la pesante perdita realizzata nel quarto trimestre pari a 2,2 miliardi di euro (da utile di 0,2 miliardi), molto sopra le attese del mercato che erano per un “rosso” di 218 milioni. Il fatturato trimestrale della banca cresce del 14% a 7,9 miliardi di euro, nell’intero 2012 si attesta a 33,7 mld (da 33,2 miliardi). Sul risultato annuale, si legge in una nota della banca, pesano oneri per svalutazione di attivi a rischio per 1,9 miliardi di euro e a cui si aggiungono altri 1,6 miliardi di oneri vari, per un totale di 3,5 miliardi. Deutsche Bank ha tuttavia proposto la distribuzione di un dividendo (stabile) di 0,75 euro per azione.
Il calo della disoccupazione tedesca

Ma sono i dati sulla disoccupazione tedesca a dare fiato alle banche del Paese. Indicazioni contrastanti, ma di fondo migliori del previsto a inizio 2013 dal mercato del lavoro in Germania: se il tasso grezzo di disoccupazione ha segnato un incremento al 7,4% a gennaio, dal 6,7% di dicembre, i dati depurati dagli effetti della stagionalità hanno all’opposto segnato un miglioramento. Il tasso di disoccupazione destagionalizzato è infatti calato al 6,8%, un valore in prossimità dei minimi storici e che corrisponde a 16.000 disoccupati in meno, dopo i 2.000 in meno di dicembre.
Sviluppi incoraggianti che seguono quelli degli ultimi giorni sul clima di fiducia di imprese e consumatori, e che così rafforzano le speranze di una ripartenza relativamente rapida della prima economia e locomotiva dell’area euro.
Una notizia positiva per Merkel in vista del voto
I dati di oggi poi risultano positivi per le famiglie, che vedono la prospettiva di miglioramenti sui redditi, per le imprese, che possono sperare in un mercato interno più solido, e anche per il governo guidato dalla cancelliera Angela Merkel, rileva in una nota Evelyn Herrmann, analista di Bnp Paribas. La bassa disoccupazione aiuterà a favorire il processo di aggiustamento dei conti pubblici, e in vista delle elezioni autunnali dovrebbe rendere anche più semplice la gestione delle politiche europee.