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No Drone Zone nella libertaria Berkeley

Sarà l’aura libertaria che aleggia su Berkeley, culla delle proteste negli anni Sessanta del secolo scorso. Sarà per l’attenzione che i velivoli senza pilota e il loro uso in scenari di guerra stanno attirando con la nomina a capo della Cia del ex consigliere presidenziale per l’anti-terrorismo, John Brennan. Ma colpisce il dibattito nella città della Bay Area sull’istituzione di una No Drone Zone sui propri cieli.

La risoluzione del consiglio cittadino risale allo scorso 18 dicembre e chiede che siano vietate l’acquisizione, l’affitto, i test o altri usi di droni di qualsiasi agenzia, pena multe fino a 10mila dollari e un anno di carcere. Unica eccezione chi fa volare i congegni, rigorosamente senza telecamere o altri sistema di sorveglianza, per hobby e in aree stabilite e il loro uso in caso di disastri naturali.

Al momento si tratta soltanto di una proposta che trae linfa dai timori suscitati dal sempre più diffuso utilizzo di questi strumenti per garantire l’ordine pubblico o per sorveglianza, come non escluso dallo stesso sceriffo dell’Alameda County sotto cui ricade Berkeley.

“Sono preoccupato per la proliferazione dei droni negli Stati Uniti e per la mancanza di regole sull’acquisto e l’uso soprattutto per proteggere contro metodi di sorveglianza non desiderati e per la tutela della privacy dei cittadini”, ha spiegato il consigliere Jesse Arreguin citato da Forbes, “I droni possono essere usati in caso di disastri o per cercare persone scomparse, vietarli completamente sarebbe irragionevole e non riconosce alcuni limitati usi che portano benefici”.
Il dibattito è aperto. L’Amministrazione federale per l’aviazione (FAA) ha allo studio misure per regolare la questione. Al momento sono cinquanta le organizzazioni che hanno ricevuto l’autorizzazione a usare i droni per la sorveglianza. Tra le città Seattle, dove la decisione è stata accolta tra le proteste. Nonostante l’opposizione dei cittadini l’uso interno dei droni potrebbe aumentare. Il Congresso ha dato mandato alla FAA di individuare zone per testare velivoli di ogni dimensione.

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