“Scendiamo in campo perchè almeno una volta nella storia siano rappresentati anche i poeti”. Alessandro D’Agostini è presidente del movimento “Poeti d’azione”, uno dei simboli registrati al ministero dell’Interno per la prossime elezioni. Accanto ai partiti più noti, in lizza ci sono una serie di movimenti sconosciuti, che possono apparire bizzarri, ma che i promotori sostengono con passione. “Noi ci candidiamo perchè riteniamo che la cultura, l’arte, lo spettacolo e le tematiche di natura spirituale non siano presenti nel dibattito politico”.
L’avvocato Pierluca Dal Canto presenta “No riforma forense” contro una legge sulla professione approvata a dicembre che imporrebbe l’obbligo di successo professionale. “I cittadini dovranno andare dagli avvocati di grido, che solo per parlare con loro chiedono due tremila euro, anzichè essere assistiti gratis”.
A completare il trio c’è “Gay di Destra – La Rosa nera”, promosso da Salvatore Fiorello. “Perchè non se ne può più di tutti questi barboni per strada, tutti i gay che vengono criticati, faccio l’ipotesi di quel ragazzo che si è tolto la vita perchè è stato criticato perchè portava un paio di pantaloni rosa”. Se le idee sembrano non sempre chiarissime, a questi candidati in erba non è mancata la grita per arrivare sino al Viminale.