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Ecco le manifestazioni in America per il diritto al possesso delle armi

No alla riduzione dei diritti sul possesso delle armi da fuoco. Negli Stati Uniti, in occasione della “Giornata di apprezzamento per le armi”, migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città capitali degli Stati americani per ribadire, sotto l’egida della potentissima National Rifle Association, la propria forte volontà di difendere il diritto di essere armati, come strumento di difesa. Indipendentemente dalle stragi della follia che, puntualmente, si verificano in America. Perché dietro il desiderio di essere armati ci sono motivazioni molto profonde e radicate.

“E’ un diritto che Dio ha dato – spiega un manifestante – a ciascun uomo, donna e bambino di difendersi. Nessuno governo, nessuna organizzazione, nessuna stretta di legge ha il diritto di cancellare questa cosa”.

“Nessuno – aggiunge una donna – deve prendere un’arma al posto mio. E’ una cosa che io possiedo, e nessuno dovrebbe controllarmi. Il fatto che io abbia un’arma non deve riguardare nessuno, e io avrò un’arma fino al giorno in cui morirò”.

Il presidente Barack Obama continua a battersi per ridurre la diffusione delle armi nelle case degli americani ma, come si vede, non si tratta solo del confronto con una lobby economica, ma anche del confronto con alcune pulsioni libertarie problematicamente connaturate con lo spirito stesso degli Stati Uniti.



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