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Giro di nunzi apostolici fra Egitto e Iran

Va in pensione monsignor Michael Louis Fitzgerald. Il presule britannico, 75 anni, dal 2006 era nunzio apostolico in Egitto, dove Benedetto XVI lo aveva inviato, pochi mesi dopo l’elezione al soglio pontificio, dopo una lunga carriera nella Curia romana.

Esponente dell’ala “progressista” del Vaticano, Fitzgerald era stato prima segretario (dal 1987 al 2002) e poi presidente del pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso (dal 2002 al 2006).

Un’esperienza che si è rivelata preziosa per l’incarico in un Paese che, pochi anni dopo, è stato un baricentro della ‘primavera araba’. L’ambasciatore vaticano si è trovato a dover gestire, con prudenza e competenza, le proteste di piazza Tahrir, il passaggio del potere da Mubarak ai Fratelli musulmani nonché lo screzio diplomatico tra la Santa Sede e l’università islamica di al-Azhar e le ultime turbolenze politiche tra manifestanti e il presidente Mohammed Morsi in occasione del voto sulla nuova Costituzione.

Oggi Benedetto XVI ha nominato nunzio apostolico in Egitto monsignor Jean-Paul Gober, sinora nunzio in un altro Paese delicatissimo per la diplomazia vaticana, l’Iran. Gobel assume anche l’incarico di delegato presso l’organizzazione della Lega degli Stati arabi. Il bollettino vaticano relativo alla sua nomina non menziona, come è consuetudine nell’annuncio delle nomine, il predecessore Fitzgerald.


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