Ad appena 3 chilometri dalla città di Cherbourg, nel Nord della Francia, c’è un allevamento di salmoni in mare aperto. E’ un posto unico dotato di tutte le caratteristiche ottimali per questo pesce. Gavin Moss è il direttore della Gmg:
“Qui c’è una corrente di almeno 2 nodi, così i salmoni nuotano costantemente controcorrente. In altri posti, noi ed altri abbiamo provato, ma c’è troppa corrente, è troppo caldo o è troppo basso il fondale”.
Anche nelle migliori acque della Francia, è difficile competere in termini di prezzo con i salmoni norvegesi: quello francese costa in media il doppio. Ma gli allevatori sostengono che il loro prodotto è migliore grazie al fatto che nuota sempre controcorrente.
“Le pinne non sono danneggiate, si mantengono intatte e c’è un segno nero sulla pinna caudale, così che possiamo distinguerli dall’esterno. E poi questi salmoni sono meno grassi di quelli norvegesi. Non dico che la Norvegia non ne abbia di buona qualità”, spiega il direttore dell’allevamento.
L’azienda produce solo una piccola quota delle 170mila tonnellate di salmone vendute in Francia e si focalizza sui clienti che sono disposti a pagare di più.