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La mappa di Al Jazeera dei gruppi islamisti (e no) in Mali

Gruppi più o meno grandi, islamisti e no. Il Mali, dove la Francia è in guerra contro combattenti considerati legati alla galassia di al Qaida, è culla di movimenti disparati, religiosi, separatisti, etnici.
May Ying Welsh, inviata di al Jazeera, ha cercato di tracciare una mappa delle diverse anime coinvolte nell’instabilità della regione del Sahel.

A volere uno Stato indipendente tuareg nel Nord del Mali è il Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad. La sollevazione dell’Mnla per arrivare all’indipendenza del Nord del Mali è considerata la molla che all’inizio del 2012 ha portato al precipitare della crisi culminata con l’intervento francese. La sollevazione si inserisce in una lunga tradizione di lotte tuareg e, si legge nell’Atlante delle guerre e dei conflitti, si ricollega alle recenti ostilità libiche in cui le tribù nomadi hanno combattuto al fianco di Gheddafi e terminato il conflitto hanno avuto accesso alle armi.

Alleato dell’Mnla è il Fronte nazionale per la liberazione dell’Azawad. Il gruppo arabo lotta affinché le popolazioni del Nord del Mali possano decidere il proprio destino. Non chiede l’imposizione della sharia.

Formato come milizia di autodifesa dei Songhai, il Ganda Koy è accusato da Human Rights Watch di stilare liste di obiettivi da uccidere tra i membri dell’Mnla e dei gruppi islamisti. Le sue origini risalgono alla ribellione tuareg degli anni Novanta del secolo scorso. Non dissimile è il Ganda Iso nato nel 2008 per proteggere le popolazioni Fulani.

Tra i gruppi religiosi, come segnala l’Atlante, il nome del fondamentalismo in Mali è legato ad Ansar Dine “i difensori della fede”. La prima azione rivendicata dal gruppo è del marzo 2012. Un mese dopo si alleò con i tuareg alla conquista del Nord del Mali per poi ribaltare la situazione. Il fondatore Iyad Ag Ghali fu a capo della rivolta tuareg del 1990. Negli ultimi dieci anni ha lavorato con il deposto presidente per negoziare la fine delle ribellioni e trattare il rilascio di ostaggi con al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi) con cui il gruppo ha legami importanti.

Non dissimile dal Ansar Dine con cui combatté per la conquista della città di Gao contro l’Mnla è il Mujao (movimento per l’unicità del jihad nell’Africa occidentale) Ma a differenza di Ansar Dine arruola sia miliziani locali sia di altre regioni del Sahel, spiega Welsh.


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