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Il socialismo sfiorito di Hollande

Grazie all’autorizzazione dell’autore, pubblichiamo un estratto dell’editoriale del quotidiano Italia Oggi firmato da Pierluigi Magnaschi

Il presidente francese François Hollande, dopo essere stato eletto all’Eliseo, è in caduta libera. Era stato eletto con il 55% del gradimento e adesso è già arrivato, dopo solo sette mesi di attività, al 35%.

Tutti i presidenti della Repubblica, dopo essere stati eletti sulla base di programmi roboanti che promettono tutto a tutti, passando così dalla poesia degli entusiasmi alla prosa della difficoltà quotidiana, perdono inevitabilmente consensi. È successo per Mitterrand, per Chirac, per Sarkozy. Ma nessuno era andato in vite come Hollande.

Che cosa è successo? Indubbiamente, Hollande è un personaggio scialbo, scolorito. Di lui si fatica anche a ritenere la fisionomia, tanto è normale. Sarkozy era basso e coi tacchetti. Chirac era gigantesco e goffo. Mitterrand era volpino. Hollande invece non si sa che cosa sia. Di lui non si ricordano frasi memorabili, iniziative singolari e nemmeno gaffe clamorose.

Ma non è per questa mancanza di evidenza che Hollande è precipitato. La sua scivolata è dovuta al fatto che è stato eletto nel 2012 con un bagaglio di idee che sarebbero andate bene nel 1960. Quando anche il bilancio dello Stato francese sta piangendo, Hollande ha promesso ai francesi l’assunzione secca di 70 mila nuovi dipendenti pubblici. Inoltre ha voluto aumentare al 75% il prelievo fiscale sui redditi più alti (che poi sono i redditi più alti già spremuti, non quelli che se ne stanno beatamente nei paradisi fiscali).

Il risultato è che i francesi che guadagnano molto, se ne stanno andando in Belgio (che è a due passi) o, nel caso degli operatori finanziari, a Londra che, in treno, dista da Parigi due ore e mezza.

Depardieu ha fatto il gesto dell’ombrello addirittura da Mosca (con la connivenza di Putin che, non facendo fatica, gli ha consegnato all’istante il passaporto russo). Ma, in questo caso, è successo di più. Sinora gli espatriati per pagare meno tasse non erano visti di buon occhio dai loro concittadini.

A favore di Depardieu invece sono usciti alla scoperto grandi colleghi che gli hanno assicurato il sostegno. Infine anche la Corte costituzionale ha bocciato il prelievo del 75% ricordando a Hollande che fra tasse ed esproprio senza indennizzo c’è una certa differenza (di civiltà giuridica). Insomma Hollande non sa più che pesci prendere.

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