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In fuga da Assad, i disertori siriani si uniscono ai ribelli

Ali Naima, fino a qualche mese fa era un soldato dell’esercito di Assad, faceva parte della brigata Al-Durooa. Ora è passato dalla parte dei ribelli che da mesi combattono contro le truppe governative nella sanguinosa guerra civile che sta devastando il Paese. Racconta di aver scelto di disertare come molti altri suoi commilitoni dopo aver assistito a violenze contro i civili da parte dell’esercito.

“Io lavoravo ad Homs con la mia brigata ma ho deciso di abbandonare l’unità perché ho visto molte ingiustizie commesse dai militari. Molti soldati hanno violentato ragazze, preso bambini e donne”. La spinta finale per abbandonare la sua vita e combattere dalla parte dei ribelli è arrivata navigando sul Web.

“Avevo l’abitudine di discutere su dei forum online con alcune persone, eravamo diventati amici. Solo dopo ho scoperto che erano nell’armata siriana libera e ho detto loro che stavo per disertare ma non sapevo come fare. Non sapevo se sarei stato al sicuro, avevo paura perché il regime va dicendo che tutti i membri dell’esercito siriano libero sono terroristi”.

La sua è una storia simile a quella di molti altri militari disertori che l’esercito ribelle siriano si è attrezzato ad accogliere. “Viene dato un certificato di diserzione a tutti i soldati che arrivano da noi – spiega il comandante Abou al Moatassim – in cui viene specificato se hanno disertato coordinandosi con noi o se sono arrivati di loro spontanea volontà. Questo documento garantisce la loro sicurezza”.

(immagini Afp)



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