“Il regalo di Ingroia al Cav”. Così oggi titolava oggi il quotidiano l’Unità. Un sonoro ceffone giornalistico al magistrato palermitano che con la sua “Rivoluzione civile” può rivoluzionare innanzitutto i piani del Pd e del candidato premier Pierluigi Bersani.
Il titolo di prima pagina del quotidiano diretto da Claudio Sardo – che non è nuovo a titolo nerboruti specie nella prima pagina – non è una critica rude e poco argomentata, ma si basa su una constatazione che viene spiegata all’interno nell’articolo scritto da Alessandra Rubenni.
L’attenzione si concentra su una regione: la Lombardia. “Una delle regioni – scrive l’Unità – nella quale in tanti accusano Ingroia di fare il gioco di Berlusconi”. Perché? Semplice: l’ex procuratore aggiunto di Palermo non ha rinunciato alla sua lista al Senato.
Ma proprio a Palazzo Madama, ricorda il quotidiano diretto da Sardo, la lista “Rivoluzione civile” è “difficile che riesca a ottenere un solo seggio, ma è più che certo che vada a dare fastidio al Pd”.
La capolista sarà Giovanna Capelli, segretaria regionale di Rifondazione comunista, già senatrice ai tempi del secondo governo Prodi. “Candidatura – si legge sull’Unità – che certo non nasce come una sfida ad alta tensione lanciata a Pd e Sel, ma che pure, con la stessa esistenza della lista, corre il rischio di dare una bella mano al centro destra”.