Imparare dagli errori commessi. Ancora ricordiamo l’appello di Silvio Berlusconi a Mario Monti all’assemblea del Ppe di dicembre affinché prendesse la guida dei moderati italiani e la sua risposta garbata “sì, ma non con te”. E prima ancora le porte aperte, e cortesemente richiuse, a Luca Cordero di Montezemolo, Emma Marcegaglia, Matteo Renzi.
Oggi ci risiamo, anche se l’endorsement riguarda un gradino più in alto, il Quirinale. E per il Colle Berlusconi lancia il nome del presidente della Bc, Marioe Draghi. Ospite di Omnibus su La 7 e in merito alla candidatura per il Quirinale, il Cavaliere ha detto: “Assolutamente sì. Se ci fosse una maggioranza che lo proponesse io lo voterei». Poi ha spiegato di “non aver mai avuto l’ambizione di fare il presidente della Repubblica”. E a chi gli ha ricordato di aver sostenuto il contrario in passato risponde secco: “Ma quando mai?”.
Non è ben chiaro se Draghi sia la persona che ha annunciato nei giorni scorsi di avere in mente per il Colle: “Il candidato in pectore non si svela altrimenti si brucia”, ha tagliato corto a chi gli chiedeva delucidazioni.
Ma intanto il dado era tratto e il presidente della Bce ha ritenuto di dover mettere le mani avanti e gli ha fatto sapere di essere impegnato per i prossimi sei anni. Ecco arrivare una nota direttamente da Francoforte, sede dell’Eurotower: “Il mandato del presidente Mario Draghi è di 8 anni, e dura fino al 31 ottobre 2019. Egli è determinato ad assolvere al suo mandato fino al termine fissato”.
Intanto in rete già fioccavano commenti ironici o taglienti sull’endorsement:
claudio petruccioli @cpetruccioli:
#il Cav lancia #Draghi per il Quirinale Prevedo una risposta adeguata e conclusiva
Claudio Cerasa @claudiocerasa:
Berlusconi ha appena suggerito a Omnibus il nome di Mario Draghi per il dopo Napolitano al Quirinale. Di sicuro, sarà contento Tremonti
Oscar Giannino @OGiannino:
Candidare Mario Draghi al Colle è l’ultima scelleratezza che conferma quanto Berlusconi sia oltre la soglia dell’impresentabilità.@fare2013
