Mentre nel sud dell’Europa c’è chi vuole abbandonare la moneta unica, nel Baltico c’è chi approva provvedimenti per entrare a far parte dell’Eurozona. Il Parlamento lettone ha approvato con 52 voti a favore e 40 contrari le misure che regoleranno il passaggio all’euro dal primo gennaio 2014. Tra i provvedimenti adottati il periodo di doppia circolazione delle due monete e le direttive sull’esposizione del doppio cartellino con i prezzi in lat ed euro.
Entro metà marzo Riga inoltrerà la domanda di adesione alla Commissione europea e alla Banca centrale. Da un sondaggio dell’agenzia Tns emerge tuttavia che il 60% della popolazione tra i 18 e i 55 è contraria ad adottare l’euro. Il Paese si sta riprendendo dalla recessione del 2008-2009, il cui risultato fu una contrazione di circa un quinto dell’economia. La moneta nazionale è inoltre considerata uno dei simboli dell’indipendenza dall’Unione sovietica nel 1991.
Il governo lettone è certo di soddisfare i criteri di Maastricht. Se l’Ue dovesse dare il proprio via libera la Lettonia diventerà il 18esimo Paese ad adottare la moneta unica, seguendo l’Estonia entrata nel club euro a gennaio del 2011. Nel 2015 potrebbe infine essere il turno della terza repubblica baltica: la Lituania.