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La tosse pechinese

La “tosse pechinese” non è un termine medico né accademico. È stato coniato dagli stranieri che vivono nella capitale, scrive il Nanfang Zhoumo. I sintomi, forti e prolungati attacchi di tosse, sono dovuti all’inverno rigido e secco. Oltre al clima influisce anche la qualità dell’aria, spiega il direttore dell’Istituto per i disturbi respiratori dell’ospedale dell’Esercito, Ning Liu.

Lo scorso fine settimana la capitale e altre città del Paese sono state avvolte dallo smog. Complice la mancanza di vento, il livello delle polvere sottili ha toccato i 933 microgrammi per metro cubo, quasi 40 volte la densità tollerata dall’Organizzazione mondiale della sanità. I medici hanno evidenziato l’aumento dei ricoveri per problemi respiratori. L’amministrazione ha varato un piano d’emergenza con la diminuzione delle emissioni industriali e delle attività di costruzione. Ai pechinesi è stato chiesto di restare in casa e nelle scuole è stata vietata l’attività sportiva all’aria aperta. Anche la stampa filogovernativa ha chiesto ripensamenti sul modello di urbanizzazione ed esortato alla lotta contro l’inquinamento che impedisce al Paese di mostrare la propria bellezza.

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