Accordo fra Polizia di Stato e Vodafone per “Mobile Angel”, un servizio di pronto intervento contro lo stalking.
La tecnologia mobile evolve con una rapidità straordinaria e il possesso di uno smartphone è divenuto prerogativa di base per sentirsi a proprio agio all’interno della società attuale. Gli utenti utilizzano il web anche per scegliere il proprio piano telefonico mettendo le tariffe di telefonia più convenienti a confronto e trovare quella che consenta loro di essere sempre connessi e reperibili ma senza spendere capitali di canone mensile. D’altronde uno smartphone oggi permette qualunque operazione e può persino salvare la vita.
Le grandi multinazionali possono mettersi al servizio della comunità non solo proponendo offerte di telefonia vantaggiose: nei giorni scorsi Vodafone e la Polizia di Stato, infatti, hanno siglato il protocollo per il lancio su scala nazionale del servizio di pronto intervento “Mobile Angel”. Nato in origine nel luglio 2012, il servizio si rivolge a tutte le vittime di stalking, un reato punito dalla Legge n. 38 del 23 aprile 2009.
Come riporta una nota diffusa dalla Polizia di Stato, “l’intesa prevede la formazione di un tavolo tecnico di coordinamento per l’attuazione e l’estensione del servizio in collaborazione con le Questure delle città coinvolte. Vodafone fornirà la tecnologia e la formazione, mentre la Polizia di Stato coordinerà localmente le Questure per l’estensione del servizio. Il progetto è stato lanciato in via sperimentale a Roma su un campione di 33 donne ad alto rischio di violenza grazie alla collaborazione con la Questura di Roma”.
Mobile Angel è un progetto della Fondazione Vodafone Italia, che ha come obiettivo quello di attivare un servizio di supporto e soccorso per le donne a rischio di violenze: alle potenziali vittime viene, infatti, fornito un cellulare dotato di una speciale tecnologia, che consente di richiedere, tramite un semplice pulsante, supporto nel momento in cui se ne ha necessità (24h su 24h).
Una volta premuto il tasto di pronto intervento, parte la richiesta al centro antiviolenza che rileva la chiamata, identifica la vittima attraverso il terminale e, ove possibile, cerca di tranquillizzarla fornendole supporto psicologico e assistenza.
Il servizio Mobile Angel è anche capace di rilevare la posizione esatta della donna tramitesegnale GPS e, in caso di pericolo imminente, di inviare la segnalazione direttamente alla Questura, che provvederà a inviare una volante sul posto. La registrazione audio che parte in automatico con l’attivazione di Mobile Angel può, inoltre, essere utilizzata in sede probatoria.
Secondo il Capo della Polizia Antonio Manganelli, “il protocollo rappresenta un importante tassello di un più ampio progetto finalizzato a contrastare ogni forma di discriminazione che il Dipartimento di pubblica sicurezza persegue da tempo e che intende implementare per garantire ad ogni cittadino, indipendentemente da razza, etnia, religione, sesso o orientamento sessuale il diritto a vivere in modo sicuro libero da condizionamenti”.
Il servizio “Mobile Angel” quindi sarà un alleato fondamentale per moltissime donne che spesso non riescono a parlare di questi problemi neanche con i loro parenti e amici più stretti. Avere la possibilità di parlare con uno specialista potrà spingerle a denunciare e nello stesso tempo a liberarsi di un peso che si portano dietro magari per mesi o anni.
Se come dicono le statistiche i casi di stalking purtroppo stanno aumentando, e invece le donne non vanno a sporgere denuncia per paura di ritorsioni da parte dei loro aggressori, questo sarà un canale per cercare di far aumentare le denunce in modo più sicuro.