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I maxi bonus ai manager che il Tesoro Usa finse di non vedere

I top manager delle società Usa salvate durante la crisi finanziaria hanno continuato a ricevere salari elevati con il benestare del governo. A criticare il governo e il Tesoro americano è Christy Romero, l’ispettore generale del Tarp, il piano salva finanza varato dall’amministrazione Bush. Nel 2008, quando il Congresso ha approvato il Troubled Asset Relief Programm, uno dei suoi obiettivi era mettere un freno agli stipendi eccessivi dei top manager delle società che necessitavano di un salvataggio con i fondi dei contribuenti. La teoria, si legge su Forbes, era che una paga eccessiva dei dirigenti negli anni prima della crisi aveva stimolato un’assunzione eccessiva di rischi. Un moral hazard costato tanto, anche politicamente, al presidente Obama.

Secondo il report, il Tesoro ha approvato retribuzioni in eccesso per 3 milioni di dollari per oltre la metà dei 25 top manager nelle tre società Aig, General Motors e Ally Financial. Il Sigtarp (Special Inspector General for TARP) Christy Romero, ha spiegato che il 54% dei dipendenti  ha ricevuto almeno cifre simili, con il 23%, o 16 dei 69, con uno stipendio complessivo di oltre 5 milioni di dollari. Solo uno dei 69 manager che sono finiti sotto le guidelines sulle retribuzioni del Tarp ha ricevuto compensi annui di meno di 1 milione di dollari.

I 16 top manager delle tre società hanno incassato complessivamente oltre 100 milioni dollari.
Il Congresso e la Casa Bianca volevano un limite ai salari delle sette società salvate a 500.000 dollari. Il Tesoro nelle linee guida per determinare i salari, invece, ha spinto per il mantenimento di un livello di compensi in linea con la media del settore per posizioni simili.

Secondo il Tarp il Tesoro ha “fallito” nel vigilare gli interessi dei contribuenti americani affidandosi “alle proposte di compensi” avanzate dalle stesse società senza condurre “analisi indipendenti”. Dal 2009 il Tesoro ha il poter di approvare o respingere i compensi dei manager delle società che hanno ricevuto gli aiuti maggiori, in seguito alle polemiche pubbliche sui bonus multi milionari distribuiti da Aig dopo il salvataggio. Un controllo che il Tesoro, lo scorso anno, aveva sulla stessa Aig, su General Motors e su Ally Financia, anche se il Dipartimento ha di recente venduto le proprie azioni di Aig e il colosso assicurativo non deve più presentare e vedersi approvate le proprie pratiche di compensi.

“Con la mancanza di criteri e di un efficace processo decisionale, il Tesoro rischia di continuare a premiare i manager delle società salvate con compensi in contanti eccessivi senza buona causa”, mette in evidenza il rapporto.

In risposta al criticismo del Sigtarp Romero, un portavoce del Tesoro ha sottolineato che i 25 Top manager delle sette banche che hanno ricevuto inizialmente i prestiti del Tarp e gli ad di Aig, Gm e Ally (ex Gmac) non hanno ricevuto aumenti di paga durante il loro mandato.

La scorsa settimana, appena prima del termine dell’incarico di Geithner al Tesoro, con la nomina del successore Jack Lew, il Tesoro ha pubblicato il report del Tarp evidenziando i profitti derivanti dal piano di salvataggio bancario e di Aig, e le perdite minime anticipate con la procedura vincente che ha salvato l’industria dell’auto.

 


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