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Motori, il settore auto in Europa è in crisi ma tira in Giappone

C’è anche l’auto dedicata all’uomo ragno alla 43esima edizione del Tokyo motor show, in Giappone, dove di stranezze, se ne vedono tante. Come le sfavillanti Mercedes cabriolet, ricoperte di cristalli Swarovsky o una micro-Toyota stilizzata che sembra uscita da un cartone animato. Insomma da queste parti la crisi anche se c’è non si vede. E in effetti il mercato automobilistico asiatico è ancora promettente e le aziende possono “osare” in ricerca tecnologica, proponendo novità a due e 4 ruote, motori ibridi o eco-diesel per auto da corsa o sospensioni ultra-intelligenti di nuova generazione.

Molto più sobria, invece, l’atmosfera al salone dell’auto di Bruxelles dove gli espositori hanno evitato ogni eccesso, vista la crisi economica che imperversa in Europa e che sta falcidiando in particolare il settore automobilistico.

“Il modello alle mie spalle – spiega Christophe Vloebergh, addetto stampa Mercedes, è abbastanza recente e si vende bene ma è un motore piccolo, un 4 cilindri diesel. Le auto a 6 o 8 cilindri ormai non si vendono più ma questo vale per tutte le marche”.

“Nel mercato europeo le cose sono ancora piuttosto statiche – rincalza il portavoce di Bmw, Christoph Weerts – Stati Uniti, Americhe e Asia tengono alto il livello ma l’Europa è ancora in affanno”.

I clienti belgi, come in tutte Europa, devono fare i conti con budget limitati e tasse in aumento per cui sono le piccole utilitarie a suscitare l’interesse maggiore, a discapito delle auto di lusso o di grossa cilindrata.

(Immagini Afp)



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