Pier Luigi Bersani candida al Parlamento altre quattro personalità esterne al Pd. Si tratta del presidente del Centro Nazionale per il volontariato, Edo Patriarca, del direttore Istituto Toniolo, Ernesto Preziosi, del segretario generale dell’Istituto Sturzo Flavia Nardelli e della storica dei movimenti religiosi, Emma Fattorini. Le nuove candidature sono state rese note dal Pd via Twitter.
Questi nomi, considerando anche quello dell’economista Carlo Dell’Aringa, docente alla Cattolica di Milano, un esperto considerato vicino al cattolicesimo e alla Cisl, desta la curiosità degli osservatori politici, e non solo.
Bersani sta costruendo una sorta di Nuova Dc?
Ovvero: il segretario del Pd, vittorioso alle primarie con una chiara identità socialdemocratica e con un’Agenda Fassina gradita alla Cgil e ai libertari vendoliani, ora cerca di allargare lo spettro dell’elettorato potenziale verso settori moderati?
Evidentemente l’azione prorompente del premier Mario Monti con associazioni e movimenti cattolici per avere anche personalità espressamente gradite al Vaticano, oltre che sintonie palesi con i vertici nazionali della Comunità di Sant’Egidio e delle Acli, almeno nelle persone di Andrea Riccardi e di Andrea Olivero, ha indotto Bersani a non tralasciare di dar voce e faccia a rappresentanze di espressione cattolica e cristiana.
Resta da vedere la fisionomia finale del Pd dopo questo assemblaggio di personalità, culture e interessi che appaiono al momento disomogenee in quanto troppo disparate.