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Ecco l’ultima scoperta di Peter Dearman, “l’inventore pazzo”

Case, auto e persino fabbriche che impiegano energia prodotta con l’aria che respiriamo. Non è un romanzo di Jules Verne ma il frutto degli studi di uno scienziato britannico.

Peter Dearman ha 61 anni ed è una specie di “inventore pazzo”, come lo definisce uno dei suoi figli.

Nel laboratorio che ha trovato spazio nel suo garage sta facendo esprimenti con l’azoto liquido, estratto dall’aria atmosferica impiegando energie rinnovabili. Dearman chiama la sua invenzione “energia ad aria liquida”.

Il meccanismo, teoricamente, è molto semplice. Più freddo del ghiaccio, l’azoto liquido vaporizza immediatamente a contatto con aria calda. E mentre vaporizza si espande e questa espansione è in grado di muovere un pistone all’interno di un cilindro. Ma Dearman ha scoperto che la reazione può essere notevolmente incrementata tenendo calda l’aria liquida e mischiandola con un liquido scambiatore di calore. Nello specifico, un anticongelante. Il procedimento rende l’azoto liquido una forma di energia di pronto impiego.

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“L’azoto liquido entra qui a bassa pressione e lo immettiamo nel motore aggiungendo un liquido in grado di scambiare calore, per mantenere l’azoto gassoso caldo mentre si espande nel cilindro e mette in movimento il motore”.

Non resta che vedere applicata nel concreto questa tecnologia. In una fattoria vicina, un’auto che somiglia molto a vecchio catenaccio è stata adattata per muoversi con energia ad aria liquida. Sotto il cofano, infatti, troviamo un motore costruito alla “Peter Dearman way”. Con un serbatoio ricavato da un barile di birra. Strano a dirsi, il tutto funziona.

Sarà l’energia ad aria liquida il futuro del nostro Pianeta inquinato e congestionato? Dopo tutto, gli scarichi di questi motori producono solo aria calda..

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