Prima di lei, Michelangelo e Raffaello. Un’eredità pesante che questa eccentrica pittrice russa sembra vivere con disinvoltura. Natalia Tsarkova è ufficialmente la pittrice del Vaticano, colei che immortala con pennellate molto classiche Papa Ratzinger e, prima di lui, Giovanni Paolo II.
“La gente mi ama, mi rispetta e mi stima e questo per me è importante. Quando studiavo a Mosca maestri come Raffaello, Michelangelo e Pietro da Cortona erano delle divinità per me e ora mi trovo tra loro, solo un po’ in ritardo”
Tsarkova è una credente ortodossa che vive nel cuore della chiesa cattolica dagli inizi degli Anni ’90. Allora dipingeva per le famiglie più aristocratiche della Capitale che la introdussero negli ambienti vaticani. Giovanni Paolo II fu colpito dal suo stile e così ne divenne la rittrattista ufficiale. “Mi sento come un piccolo ponte tra chiesa Ortodossa e Cattolica -racconta – Sono un diplomatico dell’arte”.
Nel suo studio, tra i molti lavori incompiuti e vecchie copie dell’Osservatore romano, c’è un piccolo gufo a tenerle compagnia mentre dipinge. Oltre a dipingere, però, studia molto la dottrina dei pontefici. Ha trascorso molte ore ad osservare Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro. Di lui dice che è una persona sensibile, paziente e intelligente, esattamente come risulta da questa opera.
Il papa è ritratto con un mantello che rivela gli angeli intorno a lui. Quando glie l’ho raccontato gli è piaciuto. Mi ha detto che era molto interessante”.