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Addio a Nonno Khasan, il Re della mafia russa

Nonno Khasan è spirato in ospedale. Sotto questo titolo innocuo il giornale online gazeta.ru annuncia la fine di uno dei più pericolosi criminali della Russia e non solo. In realtà, come evidenzia il Washington Post, quello abbattuto ieri a Mosca era Aslan Usoya.

Vero Don Corleone della Comunità degli Stati Indipendenti secondo la testata Usa. Il top del crimine federale, secondo la definizione del Financial Times, era nato a Tblisi 75 anni fa.

Un padrino in meno per la Russia, sottolinea la francese Liberation, ricordando una carriera durata cinquanta anni e costellata di omicidi e crimini in gran parte dell’Europa.

Solenne infatti il titolo del Pais, che definisce il georgiano ucciso ieri il Re della mafia russa. Secondo il quotidiano di Madrid le modalità della morte del bandito rivelano una sorta di rispetto per l’uomo. Il boss dei boss dello spazio post sovietico ha avuto infatti una esecuzione degna dei miglior film di mafia.

Il settantacinquenne georgiano usciva da un ristorante nel pieno centro della capitale russa quando è stato colpito in testa da un solo proiettile. Cosi Kommersant descrive l’impresa di un killer micidiale nascosto sui tetti e scomparso subito dopo aver eseguito la commissione.

In Russia omicidi di questo tipo avvengono spesso a calci sottolinea la testata iberica che rivela come nel 2003 un vertice criminale tenutosi ad Alicante era stato presieduto proprio dal boss abbattuto ieri. L’assassino ha commesso il tipico omicidio dopo il quale si scatena la guerra tra bande criminali sostiene Kommersant. Se cosi sarà Mosca potrebbe davvero ripiombare in quella atmosfera da anni ’90 di cui tanto si parla in Russia da qualche tempo.

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