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In Russia l’opposizione riprende fiato

La legge che blocca l’adozione dei bambini russi da parte di cittadini americani è stata uno choc per l’opinione pubblica di Mosca, scrive le Monde. Il provvedimento voluto dalla Duma come ritorsione per l’atto giuridico approvato dal Congresso Usa, con cui si colpivano gli interessi di una schiera di quadri amministrativi della Federazione corresponsabili secondo l’organo legislativo americano della morte in carcere di Sergej Magnitsky sembra aver ridato vita a una opposizione incapace di darsi programmi e leadership certe. La prima azione di piazza dell’anno nuovo ha visto la presenza di almeno 30mila persone.

L’inaspettato successo della manifestazione indetta per protestare contro la cosiddetta, legge Erode, è registrato da Kommersant e Moscow Times.  Il quotidiano russo riporta le parole del governo federale che afferma di condividere “l’inquietudine della cittadinanza per la sorte degli orfani” ma non intende intervenire sulla norma ratificata anche dal presidente Putin.

Anche la Neue Zurcher Zeitung ritiene che la manifestazione abbia raggiunto rispettabili livelli di partecipazione a dimostrazione che la fiammella del dissenso innescata lo scorso anno dalle proteste contro i brogli elettorali difficilmente si spegnerà. Identico il giudizio del New York Times, che vede l’opposizione anti Cremlino riprendere fiato. Il Financial Times si occupa della protesta di piazza nella capitale russa per chiedere una legge europea contro i funzionari russi coinvolti nella morte in carcere del giurista equivalente a quella approvata lo scorso mese dal Congresso Usa.


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