La Gioconda è arrivata sulla Luna. Non parliamo del vero dipinto di Leonardo Da Vinci, ancora ben custodito nella sua teca blindata al museo del Louvre, a Parigi, ma di una copia digitale inviata dalla Nasa, tramite un raggio laser, alla sonda Lunar reconnaissance orbiter, in orbita intorno al nostro satellite naturale.
L’immagine in bainco e nero della Monna Lisa, scomposta in 200 pixel, ha viaggiato per gli oltre 384mila Km di distanza tra la Terra e la Luna, cavalcando gli impulsi laser, normalmente usati per determinare la pozione della sonda, sparati dal Next generation satellite laser ranging del Nasa Goddard Space flight center di Greenbelt, nel Maryland, a una velocità di circa 300 bit al secondo.
Attraverso la telemetria della sonda, l’immagine ricomposta, è stata rimandata sulla Terra, decretando il successo dell’esperimento.
Le condizioni atmosferiche, tuttavia, hanno causato qualche disturbo e l’immagine restituita dalla sonda, mostrava qualche piccola imperfezione.
Scopo di tutto questo, hanno spiegato gli scienziati del Mit, il Massachusetts institute of technology, è testare la trasmissione laser su grandi distanze (quindi anche tra un pianeta e un altro) allo scopo di velocizzare le comunicazioni in vista di nuove missioni umane verso la Luna o altri pianeti del sistema solare.