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Sull’e-bay islamico impazzano veli e corano

Un sito di aste online ‘simil eBay’ dedicato alla comunità islamica, prodotti bancari rispettosi del Corano, il mercato in espansione dei cibi halal: sono sempre di più, in Germania, le imprese che puntano con prodotti specifici sui musulmani come gruppo d’acquisto. E’ quanto scrive il tabloid Bild, secondo cui gli oltre 4 milioni di cittadini di religione islamica che vivono in Germania sono oggi una risorsa per l’economia locale.
Esemplificativo è il caso del 25enne Selim Reid, da due anni gestore del sito di aste www.selisha.de. Ai suoi oltre 5mila clienti il giovane offre sulla sua piattaforma prodotti mirati, dai veli, ai vestiti tradizionali, fino ai Corani tradotti in varie lingue, il prodotto più venduto. “Come musulmano che vive in questo Paese so cosa manca e come si orienta la domanda”, spiega al giornale popolare l’imprenditore-studente di Amburgo.

Oltre al bazar on-line, racconta ancora Bild, Reid ha anche modellato su quelle che pensa essere le esigenze della comunità islamica un sito di ‘autostop virtuale’, Muslim-Taxi, dove gli utenti si incontrano per condividere viaggi in auto e relative spese. Donne con le donne e uomini con gli uomini, separati come in moschea.
Stando agli esperti dell’Istituto bancario e per la finanza islamica di Francoforte (Ifibaf) il potere d’acquisto della sola comunità turco-tedesca è valutato in circa 20 miliardi di euro, il 95% dei quali vengono spesi in Germania. “Le loro entrate sono certamente più basse di quelle dei tedeschi – ha spiegato al tabloid il presidente di Ifibaf, Zaid al Mogaddedi -, ma l’inclinazione al risparmio maggiore e la conoscenza del marcato decisamente più marcata”.

Con gli anni le abitudini finanziarie dei turco tedeschi sono cambiate radicalmente: mentre la prima generazione investiva la maggior parte dei propri risparmi in Turchia, dove contava di tornare, oggi la terza generazione di turco-tedeschi investe in Germania il 90% delle proprie risorse economiche.
Anche per questo da alcuni anni le banche tedesche hanno sviluppato prodotti appositi per i clienti musulmani. Deutsche Bank, per esempio, sette anni fa ha avviato in 13 filiali il programma Bankamiz (la nostra banca in turco), che oggi è stato esteso a 42 filiali, con oltre 60 consulenti di origine turca specializzati nell’indirizzare i risparmi degli oltre 60mila clienti Bankamiz.

Matteo Alviti (ANSA)

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