La Toyota, nonostante le difficoltà seguite al terremoto e allo tsunami del marzo 2011 e ai continui richiami di vetture dovuti a diversi difetti di fabbricazione, si riprende lo scettro di leader mondiale nel settore automobilistico. Il colosso giapponese, dunque, è riuscito a respingere, per il 2012 l’assalto della statunitense General Motors che tentava di consolidare la leadership persa già una prima volta nel 2008 dopo oltre 70 anni di “regno” incontrastato e temporaneamente riguadagnata nel 2011 proprio in virtù del terremoto che aveva causato, tra l’altro, un rallentamento della produzione della casa giapponese. L’azienda di Nagoya, però nel 2012 ha venduto a livello globale 9,74 milioni di vetture contro i 9,2 milioni di pezzi venduti venduti da Detroit, che comunque ha registrato un incremento del 2,9%.
A pesare sulla sconfitta della Casa statunitense, probabilmente, il calo di vendite in Europa, precipitate di oltre 8 punti percentuali, sotto il peso della crisi economica, compensate solo in parte dall’incremento delle vendite sul mercato asiatico, in particolare in Cina.
A vantaggio della casa giapponese, invece, i progressi fatti nella produzione di veicoli ibridi, economici e poco inquinanti, che stanno guadagnando fette sempre più ampie di mercato.
Sul terzo gradino del podio è salita invece la tedesca Volkswagen, prima tra le aziende automobilistiche europee, superando la soglia dei 9 milioni di veicoli venduti in tutto il mondo, con un incremento dell’11% rispetto al 2011.
(immagini Afp)