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Turbolenze in arrivo per Alitalia

Difficile arrivare oggi proprio alla cifra dei 150 milioni di euro per il finanziamento chiesto ai soci e già approvato a maggioranza dal consiglio di amministrazione della compagnia area Alitalia. Secondo l’ad del gruppo, Andrea Ragnetti, il finanziamento necessario “è una necessità per l’azienda, gli azionisti ne sono consapevoli”. Ma la consapevolezza non nasconde nemmeno i dubbi sul futuro del manager nell’azienda italiana. Ma la difficoltà aumenta, con le perdite che impediscono ad Ari France Klm, la società più forte nell’azionariato di Alitalia (con il 25%), di aumentare la sua partecipazione nel gruppo, e la smentita delle indiscrezioni che davano per probabile l’ingresso di un fondo arabo, Etihad, nell’azionariato della società di Ragnetti.

Le priorità di Air France

Controllo delle capacità e degli investimenti e prolungamento della tendenza di riduzione del costo unitario per passeggero. Sono le priorità strategiche del gruppo Air France-Klm, delineate dall’amministratore delegato Jean-Cyril Spinetta durante la presentazione dei conti annuali.

I conti in rosso

La crescita sarà limitata all’1,5%, dopo il +0,6% del 2012. Sul fronte degli investimenti, le cifre saranno “riviste al ribasso nel loro insieme”, come già fatto l’anno scorso, passando dai 2,1 miliardi nel 2011 a 1,2 previsti per il 2013. “Uno sforzo considerevole – ha rimarcato Spinetta – che non penalizza il gruppo, perché la sua flotta è ancora giovane, e tra le migliori in termini di efficienza energetica”. Verrà infine portato avanti il processo di riduzione del costo unitario, che nel 2012 è stato ridotto dell’1,1% in dato netto.

No al controllo e no al ritiro di Air France da Alitalia

Air France Klm non ha “intenzione” di prendere il controllo di Alitalia: “lo abbiamo già detto a più riprese, viste le nostre priorità e i nostri mezzi, che sono limitati”, ha affermato il direttore finanziario del vettore franco-olandese Philippe Calavia.

“Per il momento – ha spiegato Calavia – non vogliamo impegnarci al di là dei nostri impegni attuali, facciamo il nostro dovere di azionisti ma le nostre priorità per ora sono interne”, sul risanamento finanziario del gruppo. La priorità di Air France è che Alitalia “superi questo momento difficile e torni a generare dei risultati positivi”, ha proseguito, anche se “conoscete la situazione italiana attuale, non favorisce lo sviluppo del trasporto aereo e i risultati di Alitalia. Spero che nel 2013 sarà migliore”. Non c’è però “alcun motivo” per Air France-Klm “di ritirarsi dall’azionariato di Alitalia”.

Il futuro di Ragnetti in Alitalia

Air France si tira fuori dalle decisioni relative al management di Alitalia. “Non è a Parigi che si decide della situazione di Alitalia né tantomeno del suo management: ponete questa domanda a Roma”, ha spiegato Calavia, in merito al futuro dell’ad della compagnia aerea italiana, Andrea Ragnetti.

Le posizioni degli azionisti

Dopo Air France-Klm, “che con 37,5 milioni di euro sosterrà pro-quota la parte più sostanziosa del prestito, gli sforzi maggiori saranno sostenuti da Intesa Sanpaolo”, spiega Angela Zoppo su MF – Milano Finanza. “Oltre all’adesione diretta al finanziamento, con circa 15 milioni di euro, infatti, il gruppo bancario guidato dal consigliere delegato Enrico Cucchiani è pronto a sostenere finanziariamente i soci a corto di liquidità concedendo apposite linee di credito. Ma qualcuno resterà fuori in ogni caso, come Acqua Marcia. Sul fronte degli indecisi, che scioglieranno la riserva soltanto all’ultimo momento, si registrano il fondo Equinox di Salvatore Mancuso e la G&C Holding di Cosimo Carbonelli D’Angelo”, conclude.

Le indiscrezioni sull’ingresso nel capitale di Alitalia degli arabi di Etihad

Su un possibile ingresso del vettore arabo Etihad nel capitale di Alitalia, ”non c’è a mia conoscenza alcuna discussione in corso”. Lo ha affermato l’amministratore delegato del vettore franco-olandese Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, precisando pero’ che ”alcune delle informazioni diffuse dalla stampa italiana, secondo cui Ari France avrebbe impedito a Etihad di interessarsi ad Alitalia sono totalmente erronee”.

La posizione dei sindacati

“I prestiti o il cambio della governance aziendale da soli non salvano Alitalia”, hanno dichiarato unitariamente i segretari nazionali di Filt Cgil, Mauro Rossi, Fit Cisl, Francesco Persi, Uiltrasporti, Marco Veneziani e Ugl Trasporti Francesco Alfonsi, sottolineando: “L’azienda non si salva nemmeno con operazioni purtroppo reiterate e tradizionali di vendita dei gioielli di famiglia che imbellettano i bilanci. Alitalia, come perno dell’industria italiana del trasporto aereo avrebbe bisogno di un ‘prodotto’, di un piano industriale che non ha, di presidiare i mercati di prospettiva, di un ‘sistema Paese’ in grado di comprendere l’importanza dell’industria aerea, che in Italia è ormai prossima al fallimento'”.


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