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Anna Falcone: Tra Bersani e Monti accordo postelettorale gia’ fatto

Gli ammiccamenti tra il leader del Pd, Pier Luigi Bersani e il Premier Mario Monti, entrambi volati a Berlino per accreditarsi alla Merkel, sono ‘la prova provata’ di un’alleanza de facto. E mentre Sel reagisce all’abbraccio “Monti incompatibile con noi”, il minuscolo Psi di Riccardo Nencini tace: ma entrambi i partner del Pd stanno perdendo pezzi per strada. Di questo sommovimento dovrebbe avvantaggiarsi Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che ha incassato il consenso del sociologo e politologo Marco Revelli. “Che tra Bersani e Monti ci sia un’alleanza de facto è chiarisssimo: tra i due l’accordo post elettorale è gia’ fatto! Il richiamo al voto è un’operazione gattopardesca, un grande imbroglio”. E’ netta Anna Falcone, la 40enne candidata di Rc in Lombardia e Sicilia, e Dottore di ricerca in ‘Scienze bioetico-giuridiche’. L’obiettivo di Rc? “Vogliamo dimostrare che è possibile una maggioranza a sinistra partendo da una nuova alleanza del mondo del lavoro che saldi la frattura tra lavoro manuale e intellettuale. E piu’ ancora, subito dopo le elezioni, vogliamo dar vita alla Sinistra del XXI° secolo, e ri-costruire una forte tradizione socialista che manca nel Paese”. Già, la Falcone, che sta catalizzando su di se le simpatie di molti socialisti, non smentisce la sua storia socialista. “Le mie radici stanno nella tradizione socialista, ma oggi sento che bisogna andare oltre le radici, che non vuol dire tagliarle, ma rinnovarle in un contesto profondamente mutato”. Certo è che di fronte all’indecorso spettacolo odierno, certi grandi vecchi socialisti – come Riccardo Lombardi, Sandro Pertini, Francesco De Martino, Giacomo Mancini – avrebbero di che sobbalzare nelle loro tombe. “Solo sobbalzare? Direi che si alzeranno loro ‘morti viventi’ per redarguire ‘i viventi morti’ di oggi”. Parole come laicità, socialismo, cultura sono letteralmente sparite, evaporate nelle nebbie di una finanza allegra, senza controlli e divoratrice dei risparmi dei cittadini. La Finanza che domina la Politica e detta la sua agenda alla Politica, ridotta ad ancella povera. Neanche il presidente degli Usa, Obama, che ha fatto causa a Standard&Poor’s, il colosso del rating accusato di aver sopravvalutato alcuni titoli immobiliari, contribuendo in modo determinante a scatenare la crisi dei mutui subprime nel 2008, sembra svegliare dal ‘sonno’ i ‘viventi morti’ che ruotano attorno a Mario Monti. “Noi vogliamo ribaltare il paradigma che è alla base dell’agenda Monti e del centro-sinistra rimettendo al centro il lavoro e i diritti piegati alla logica liberista della Troika: ripensare un modello di sviluppo diverso da quello blairista fallito nei fatti! Un nuovo patto sociale per la democrazia: non è tollerabile quanto accade, sta accadendo, ossia affamare il popolo e al tempo stesso pretendere che se ne stia in silenzio”. La stessa vicenda Montepaschi è solo, “la punta di un iceberg fatto di intrecci e legami tra poteri piu’ o meno occulti: finanza, massoneria, mafia che vanno ben al di la’ dell’Italia! Ed è scandaloso che i riflettori dei media puntino su banali fatti di cronaca, piuttosto che su questa vicenda che si tende ad occultare per evidenti, chiare ragioni politiche”. Insomma, punto centrale di Rc è rimettere al centro il lavoro, le persone, i loro diritti, infrangendo “la cortina” di parassatismi che soffoca la società. “Va tutelato chi vive del proprio lavoro per un fatto elementare di giustizia sociale: il lavoro è la vita delle persone – osserva – all’opposto di chi invece vive nelle rendite parassitarie finanziarie ed economiche che siano”. Potrebbe bastare, ma la giovanissima candidata di Rc, ha un’ultima osservazione da fare. “Quando si parla di certi valori universali, come libertà, uguaglianza, giustizia sociale e laicità, che sono propri di una tradizione socialista riformista e libertaria, non se ne deve dimenticare un altro importantissimo – conclude – la meritocrazia:questi valori vanno riattualizzati, ripensati e adattati al contesto nuovo che viviamo. Sì, è possibile un cambiamento a sinistra!”.


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