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Benvenuti a Istanbul, nuovo crocevia dell’arte contemporanea

Vendite all’asta, gallerie private e nuovi musei. La Turchia non è più solo la culla dei tesori dell’arte ottomana o lo storico crocevia culturale tra Asia ed Europa. Nel Paese sta fiorendo l’arte contemporanea. In questo hotel di Istanbul è stata appena battuta all’asta un’opera a 650 mila euro. Ma è solo uno dei tanti affari: “C’è una importante clientela di piccoli e medi collezionisti. Qua non si vende mai sotto i 30, 40mila euro”, spiega il battitore d’asta. Negli ultimi tre anni sono nate oltre 50 nuove gallerie. A finanziare l’arte sono spesso le banche o le aziende, e i vertici di queste imprese sono tra i collezionisti più attenti. Ne è un esempio l’Istanbul Modern, un museo gestito da un gruppo industriale che ha aperto la strada all’arte contemporanea turca. Nei primi anni Duemila Istanbul è stata riscoperta dal giro dell’arte, ma anche come una capitale della vita notturna e del turismo. Molti artisti turchi affermatisi all’estero sono tornati a casa. Tra questi Seza Parker che ha contribuito alla rinascita dell’arte turca.

“Negli ultimi tempi – racconta – mi viene spesso da pensare alla New York degli anni ’80 e ’90 dove vivevo. Qui a Istanbul si inizia a percepire la stessa energia”. Una energia che ha trasformato Istanbul in uno dei nuovi crocevia dell’arte contemporanea.

(immagini Afp)



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