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Chi era Shokri Belaid, l’oppositore marxista ucciso in Tunisia

Shokri Belaid è stato freddato ieri di fronte alla propria casa a Tunisi con diversi colpi di alla nuca e al cuore. I suoi assassini volevano essere certi dell’esito dell’attacco. Ma chi ha ucciso, e perché, questo marxista panarabo, acerrimo oppositore del partito islamista Ennahda, al potere in Tunisia?
Nato il 26 novembre del 1964 nella periferia a sud di Tunisi, Shokri Belaid era avvocato, difensore dei diritti umani, e aveva partecipato a diversi processi politici durante il regime di Zine El Abidine Ben Ali.

La ribellione faceva parte del carattere di Belaid fin da studente, quando si scontrava all’università contro gli islamisti, che oggi però fanno parte del suo partito. Belaid veniva da una famiglia di contadini ed è sempre rimasto legato alla classe operaia.

Ricorda il Washington Post che lo scorso 2 febbraio aveva accusato i “mercenari” di Ennahda di aver attaccato una manifestazione dei suoi sostenitori. Poco prima della sua morte, aveva anche denunciato i tentativi di “smantellare lo Stato e creare milizie per terrorizzare i cittadini e trascinare il Paese in una spirale di violenza”. A novembre del 2012 aveva guidato le manifestazioni di Siliana nel centro ovest del Paese ed era stato accusato dal ministro degli Interni Ali Larayedh di manipolare e fomentare il malessere della popolazione.

Coordinatore generale del Partito dei Patrioti Democratici (Ppd, legalizzato nel 2011), Belaid era critico verso l’attuale governo e aveva creato un’alleanza con il Fronte popolare per proporre un’alternativa al potere e agli oppositori di centrodestra guidati dall’ex primo ministro Beji Caid Esebsi.

Belaid era un politico attivo e impegnato, che aveva anche fatto fronte alle prove più dure: era stato in galera durante i regimi di Ben Ali e del suo predecessori, Habib Bourguiba. Si opponeva fortemente alla normalizzazione dei rapporti con lo Stato di Israele. Aveva partecipato all’Alta Istanza per la realizzazione degli obiettivi della rivoluzione, la riforma politica e la transizione democratica, durante le prime elezioni libere dopo la caduta di Ben Ali.

Il partito di Belaid, il Ppd, ha un solo seggio in Parlamento ottenuto nel 2011 e non si riesce a capire di quanto sostegno popolare goda perché in Tunisia non ci sono sondaggi affidabili.



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