La profezia di Andy Warhol sui quindici minuti di celebrità per tutti si avvera ogni giorno che passa. A Los Angeles probabilmente si è anche andati oltre, sulla strada della popolarità istantanea, e soprattutto virtuale. Per chi desidera diventare, o meglio sentirsi, una star, infatti, ecco un’azienda che offre di affittare falsi paparazzi, sicura garanzia di non passare inosservati per le strade di Beverly Hills. Adam Swart è il fondatore e il Ceo della “Crowds on Demand”, letteralmente “Folla su richiesta”.
“Tutti i nostri pacchetti – spiega l’intraprendente businessman – sono dedicati a persone che non sono già famose. Noi offriamo la security, i paparazzi, uno staff di collaboratori e, naturalmente, la folla di fan”.
E così ecco che un bacio tra due anonimi fidanzati diventa un momento gossip fittizio, con le dimensioni della finzione e della realtà che si sovrappongono in una vertigine degna della letteratura postmoderna. E molte persone non sanno resistere al fascino di questa lusinghiera messa in scena.
“Abbiamo tipologie di clienti molto diverse – assicura Swart – dai turisti fino a persone che vogliono seriamente guadagnare visibilità e potenziare il proprio personale brand”.
Probabilmente anche un romanziere visionario come Philip K. Dick avrebbe ammirato la surrealtà, anche inquietante, di questa nuova tipologia di business.
(Immagini Afp)