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La minacciosa passione della Corea del Nord a colpi di nucleare

“Come dice il detto, il cucciolo appena nato non ha paura della tigre”, ha detto Jon Yong Ryong, durante la Conferenza dell’Onu sul disarmo a Ginevra. Subito dopo è arrivata l’avvertenza con sapore a minaccia: “Il comportamento non lineare della Corea del Sud può solo annunciare la sua distruzione finale”, ovvero la Corea del sud rischia “la distruzione finale” se continua con i suoi alleati a fare pressioni per far adottare all’Onu risoluzioni contro il programma nucleare della Corea del Nord. Il rappresentante del governo di Pyongyang ha aggiunto che saranno adottati ulteriori passi dopo la prova nucleare dello scorso 12 febbraio.

Secondo il quotidiano giapponese Chosun Sinbo, giornale ufficiale dell’Associazione generale di Coreani residenti in Giappone, ha accusato ieri a quattro membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Regno Unito, Francia, Russia e Cina) di fare “trattati clandestini” con gli Stati Uniti contro il regime comunista.

Inoltre, in un’editoriale ha accusato agli Stati Uniti e alla Nato di sostenere attività illegali –anche aggressioni e conflitti armati in tutto il mondo – per la difesa dei propri interessi, secondo ha riportato l’agenzia di notizie Yonhap.

Chosun Sinbo ricorda però che grazie allo sviluppo tecnologico e nucleare della Corea del Nord, non è più possibile che altri Paesi minaccino o impongano sanzioni al regime comunista.
Sono stante autorizzate nuove sanzioni contro la Corea del Nord dopo le prove nucleari, ma il governo di Pyongyang si è giustificato dicendo che il lancio del missile fa parte dei diritti sovrani per lo sviluppo dell’energia nucleare e l’esplorazione dello spazio. Le sanzioni, secondo loro, fanno parte di una politica ostile promossa dagli Stati Uniti.


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