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I mercati non fanno sconti a Groupon e il capo azienda trema

Il re dei coupon Andrew Mason tiene stretto lo scettro, ma il destino, e non solo quello, non è dalla sua parte. Un rallentamento continuo della crescita dei ricavi e una drastica riduzione dei margini hanno infatti pesato sui conti trimestrali di Groupon, che ha registrato inaspettatamente una perdita. A peggiorare il quadro per il gruppo attivo nel settore della vendita di buoni sconto è stato un outlook deludente, motivo per cui il titolo è stato punito in Borsa. In attesa della pubblicazione dei conti, avvenuta a mercati chiusi, il titolo Groupon aveva chiuso in rialzo del 7,79% a 5,9825 dollari. Nell’after-hours è arrivato a perdere il 28%.

I risultati di fine 2012. Reggono i ricavi

Nel quarto trimestre fiscale, Groupon ha registrato una perdita di 81,1 milioni di dollari contro un rosso da 65,4 milioni messo a segno nello stesso periodo dell’anno scorso. In termini di utile per azione, il dato è di una perdita da 12 centesimi che comprende 7 centesimi di rosso dovuti a spese straordinarie. Gli analisti si aspettavano utili per tre centesimi.
Nel periodo, i ricavi sono invece arrivati a 638 milioni di dollari, in linea con le attese degli analisti e in rialzo del 30% dai 492,2 milioni del quarto trimestre 2011.

La mappa delle perdite

A livello geografico, i ricavi internazionali sono scesi del 16% mentre quelli generati in Nord America sono passati a 375,4 milioni da 179,6 milioni di dollari. I margini lordi sono calati al 55,7% dall’80,4%. I costi dedicati alle attività di marketing sono piombati del 61%. Male anche le prospettive per il trimestre in corso: i ricavi sono attesi tra i 560 milioni e i 610 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano un dato a 646,8 milioni di dollari.

L’ottimismo incauto dell’ad con la poltrona a rischio

“L’aumento dei ricavi è la dimostrazione che i clienti amano Groupon”, ha dichiarato Andrew Mason, ad e fondatore del gruppo. “Continueremo – ha proseguito – ad investire puntando alla crescita nel 2013 perché vediamo nuove opportunità per offrire ai nostri clienti quello di cui hanno bisogno”, riporta il New York Times.

Ma dietro le parole d’ottimismo Mason sa che lo aspetta un anno difficile. Anche a causa del crollo tedesco delle transazioni, che segnano nel Paese un -29%, il cda sta seriamente considerando una sostituzione del giovane fondatore.

Il lavoro per diventare un motore commerciale locale

Mason si sta infatti concentrando sul commercio online nello sforzo di stimolare la crescita e mantenere la sua carica. Ma, nonostante stia cercando di allentare la dipendenza della società dai buoni, “i suoi sforzi finora hanno solamente deluso le aspettative”, ha spiegato a Bloomberg l’analista di Ascendiant Capital Markets LLC, Edward Woo. “C’è ancora tantissimo lavoro da fare per trasformare questo sistema di business quotidiano in un motore commerciale locale”, ha concluso”.


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