Sono stato ospite di Uno Mattina qualche settimana fa in una puntata con focus su Internet e i minori, e in quell’occasione ho avuto modo di parlare della felice iniziativa del Garante privacy per il contrasto al cyberbullismo e dell’opportuna scelta dell’Authority di interagire direttamente col Ministero dell’Istruzione per fronteggiare il problema.
Ultimamente, sono anche stato “relatore” in alcune scuole elementari e medie di Roma, avendo come temibile pubblico bambini tra gli 8 e i 13 anni (ogni tanto lo faccio come “service”, sebbene trovi enormemente più difficile tenere queste “non-conferenze” piuttosto che confrontarmi con agguerriti colleghi internazionali… i bimbi sono un mondo a parte, spesso irraggiungibile).
Mi sono ovviamente confrontato in questi anni anche con psicoanalisti e psicologi sul tema delle conseguenze di un uso improprio della Rete quando si è piccoli, e devo dire che alla fine mi sono convinto di questo: più delle regole, servirebbe buona educazione pratica. Ma un’educazione non solo mirata a insegnare come non farsi e non fare male on-line, un’educazione anche e soprattutto finalizzata a mostrare quali siano le soluzioni possibili in caso di problemi.
Servirebbe una “way out” facile per le giovani vittime di cyberbullismo. Spesso, il/la ragazzino/a vittima si vergogna, non chiede aiuto ai genitori o agli insegnanti perché magari le foto fatte circolare dagli “amici” sono incresciose, e al contempo ingigantisce problemi, vivendoli come definitivi e irrisolvibili, quando invece l’intervento del Garante o della Polizia Postale potrebbe rimettere tutto a posto in poche ore. Forse, sarebbe interessante immaginare una partnership tra Autorità, Ministero/scuole e associazioni dedicate ad iniziative di sostegno ai minori (tipo Telefono Azzurro o simili) per creare sportelli di aiuto per i bambini vittime di bullismo e soprusi privacy on line. Soggetti terzi, affidabili, riservati, non colpevolizzanti e neutri, a cui il bambino potrebbe rivolgersi senza timori né implicazioni famigliari, in grado di intervenire prontamente risolvendo situazioni altrimenti difficili da scoprire.