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Cairo fa le scarpe a Della Valle su La7

Urbano Cairo

E’ un risveglio amaro per il patron di Tod’s, Diego Della Valle. Lui che voleva dar vita a un nuovo modello di società di media ha visto finire nel dimenticatoio la sua proposta. Il cda di Telecom ha approvato infatti ieri sera una trattativa in esclusiva con Urbano Cairo per La7, che avrà ora due settimane di tempo per definire l’acquisto.

La decisione

Il cda di Telecom Italia ha esaminato le offerte e “ha approvato l’avvio di una fase di negoziazione in esclusiva con Cairo Communication per la cessione dell’intera partecipazione in La7 Srl con l’esclusione della quota di MTV Italia (51%) detenuta dalla stessa La7”. La decisione, presa a maggioranza, è stata comunicata al presidente di Telecom Italia Media, società che controlla l’emittente televisiva, ”per le determinazioni di competenza”. Chi non ha votato a favore? Quel che si sa è che il presidente Franco Bernabè non aveva snobbato l’intenzione manifestata dal patron di Tod’s.

Le prime reazioni in Borsa

TiMedia arretra del 7,86% dopo che ieri i cda della controllante Telecom e della stessa TiMedia hanno deciso di concedere l’esclusiva a Cairo in vista della cessione de La7 e La7d. Il board della compagnia telefonica ha quindi scelto di andare avanti con l’editore alessandrino interessato soltanto alle due emittenti televisive preferendo questa offerta a quella del fondo Clessidra che inseriva nella trattativa anche i redditizi multiplex e avrebbe aveva lasciato la strada aperta anche a un’eventuale Opa. Per quanto riguarda Telecom Italia, controllante di TiMedia, il titolo e’ sostanzialmente stabile (-0,16%) in linea con l’apertura di Piazza Affari.

Tempi stretti per Cairo

Urbano Cairo avrà due settimane di tempo per definire l’acquisto de La7 e ora che ha l’esclusiva guarda già avanti. “Ora è importante mettersi velocemente al lavoro per dare slancio alla rete che ha dei punti di forza notevoli ma anche costi notevoli. Bisogna trovare un equilibrio”, ha detto.

Della Valle fuori dai giochi (per ora)

Scottato Della Valle. “Prendiamo atto della decisione del cda di Telecom”, è stato il commento dell’imprenditore, che aveva manifestato il suo interesse per La7. “Volevamo tentare di costruire un modello nuovo di società di media”, ha aggiunto.

Della Valle aveva intenzione di dare vita a una nuova società “che coinvolgesse un gruppo di investitori italiani, professionisti che lavorano attualmente a La7 ed altri che sarebbero arrivati, per cercare di sviluppare ancora con più determinazione un polo televisivo coerente con i principi di salvaguardia dell’indipendenza dell’informazione”. Dopo la concessione dell’esclusiva a Cairo Communication, “ci auguriamo che questo avvenga comunque, il Paese ne ha sicuramente bisogno”, ha concluso Della Valle.

Il commento di Ben Ammar

”Non abbiamo parlato dell’offerta di Della Valle. Come si fa? Sapete quanta gente è interessata ad essere presidente della Repubblica?”, ha detto il consigliere Tarack Ben Ammar. Eventuali possibilità per l’imprenditore marchigiano di acquistare La7? Per Ben Ammar ci saranno “se Cairo non compra”. Poi, “se Della Valle vuole si mette d’accordo con Cairo”.

“Abbiamo guardato soltanto le due offerte (Cairo e Clessidra)”, ha spiegato l’imprenditore franco-tunisino. “La proposta di Della Valle – ha commentato – è arrivata tardi e soprattutto aveva la possibilità da giugno scorso perché era stato contattato, così come il sottoscritto”. Inoltre “l’interesse non basta e non sarebbe stato bello, visto che il processo va avanti da otto mesi”. “Poi vedremo se abbiamo scelto bene”, ha aggiunto il consigliere precisando: “adesso La7 avrà un editore. Se Della Valle vuole si mette d’accordo con Cairo”.

L’endorsement di Lerner per Cairo

Per l’imprenditore Urbano Cairo arriva l’endorsement del conduttore Gad Lerner, comunque in ottimi rapporti anche con Della Valle, non a caso più volte ospitato nelle trasmissioni condotte da Lerner. “Cairo è una vecchia conoscenza, un tipo che bada al sodo, non me lo vedo pedina di giochi altrui. Il resto si vedrà”. Sul suo sito spiega che “è presto per commentare la decisione di Telecom. Possiamo solo rilevare che la riunificazione in una sola figura dell’editore e del venditore di spazi pubblicitari può rappresentare una razionalizzazione economica mancata nel passato”. Quindi ben diversi i toni su Cairo rispetto al quotidiano su cui lo stesso Lerner scrive, ossia Repubblica, dove anche oggi il giornalista di economia e finanza, Giovanni Pons, evidenzia dubbi se non vere e proprie perplessità sulla figura di Cairo, in passato vicino a Berlusconi.

La “dote” di Cairo

Telecom darà “una dote” a Cairo per rilevare La7. “Ci sarà una dote” ha sottolineato il consigliere Tarak Ben Ammar interpellato sulla possibilità di un vendor loan (finanziamento del venditore).
I nodi da affrontare nel prossimo cda.

I nodi da sciogliere nel prossimo cda

Il nodo Ti Media è quello che catalizza l’attenzione ma sul tavolo del cda in queste ore c’erano anche altri due temi. Il presidente esecutivo Franco Bernabé dovrebbe aver fatto il punto sull’operazione di ricapitalizzazione attraverso il lancio di un bond ibrido attraverso 3 miliardi di euro. In attesa di conoscere i dettagli tecnici dell’emissione, Moody’s ha assegnato un rating provvisorio Ba2 a lungo termine e outlook negativo. Dovrebbe esserci stato anche un passaggio formale che riguarda l’impairment test e la sua metodologia. I numeri saranno a disposizione dei consiglieri in tempo per il cda del 7 marzo che ha all’ordine del giorno l’approvazione de bilancio. Le svalutazioni starebbero in una forchetta tra i 2 e i 4 miliardi di euro sui 36,8 miliardi di avviamenti e la conseguenza immediata sarebbe quella di un azzeramento dell’utile.

Il ruolo di Telco

La parola passa ora a Telco, la holding che controlla il 22,4% di Telecom, ì riunendo il cda. Sul tavolo i conti del trimestre e la svalutazione del prezzo di carico delle azioni. Gli analisti hanno stimato necessaria una riduzione da 1,5 a 1,2 euro ma più recenti indiscrezioni ipotizzano un taglio più drastico a 1 euro, comunque sopra gli attuali valori di Borsa.



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