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Gli azionisti di Eads brindano

Eads festeggia, per ora. Sale del 19% l’utile netto 2012 del gruppo di aeronautica e difesa che archivia l’esercizio con un profitto di 1,2 miliardi di euro malgrado “un contesto macroeconomico difficile” e le recenti accuse di corruzione internazionale con l’avvio dell’indagine dell’Fbi contro Gpt Special Management Systems, la divisione britannica di Eads. Non importa se le previsioni per i prossimi anni continuano a essere non troppo ottimistiche. Tra i tanti contrasti interni alla governance della società, la distribuzione del dividendo ha visto il cda unito.

I numeri

Il fatturato è salito del 15% a 56,5 miliardi grazie all’aumento delle consegne di Airbus e al forte progresso della filiale Eurocopter, numero uno mondiale degli elicotteri civili, e di Astrium, la divisione spazio sostenuta dalle attività di servizio. L’utile operativo prima di voci non ricorrenti si è attestato a 3 miliardi, con un progresso del 68%. Per il 2013 è previsto un ulteriore incremento a 3,5 miliardi.

La super cedola

Il gruppo proporrà agli azionisti una cedola di 60 centesimi per azione contro i 45 distribuiti per il 2011. Eads non ha effettuato ulteriori accantonamenti per il ritardo del nuovo A350, atteso per fine 2014, oltre ai 124 milioni annunciati l’anno scorso, ma parla di ”oneri potenziali” legati al progetto. Airbus ha deciso di rinunciare per il nuovo velivolo alle batterie al litio all’origine dei problemi del 787 di Boeing, ma il ritorno alle batterie tradizionali al Nikel-cadmio potrebbe comportare ritardi. Il portafoglio ordini si attestava a fine dicembre a 566,5 miliardi contro i 541 miliardi di fine 2011.

Gli azionisti

Francia e Germania detengono oggi ciascuna il 12% delle azioni del gruppo, percentuali che sommate a quella spagnola del 4%, determinano un totale statale del 28%.
Il riassetto azionario del gigante europeo di aeronautica e difesa è arrivato a fine 2012, dopo il fallimento della fusione con la britannica Bae, causata da disaccordi tra gli azionisti pubblici e in particolare dal veto imposto della Germania, che pure non aveva una partecipazione diretta nella società. Ad inizio 2013 è arrivata invece la scelta, oggetto di discussioni, del nuovo presidente del gruppo, la francese Anne Lauvergeon, ex presidente della società nucleare francese Areva.

I programmi produttivi

Eads e il suo competitor americano Boeing aumenteranno in modo significativo la produzione di aerei ad una o due corsie nei prossimi tre anni, così da rispondere alla forte domanda in questo settore, ma le due società, come dimostrato dalla decisione di distribuire il dividendo, vogliono incrementare anche i guadagni degli azionisti. Entrambi i gruppi però si chiedono per quanto tempo ancora potranno aumentare i loro tassi di produzione.

Le previsioni sul calo della domanda

Nick Cunningham, analista di Agency Partners, ha previsto che le due società saranno costrette a tagliare la produzione aerospaziale dopo il 2015. “Gli ordini di aerei – ha osservato – sono andati a picco o stanno per crollare per Airbus e Boeing, e i trend storici ci dicono che il conseguente stop nelle consegne di aerei seguirà tra due o tre anni”.


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