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F35, il governo spiega e conferma la scelta

Ci voleva la trasmissione di Riccardo Iacona in onda su Rai Tre, per far “salire in campo” il premier a proposito delle polemiche sugli F35. “Quando si parla di difesa e di scelte di strumenti militari bisogna evitare di cadere nelle risposte facili e qualche volta un po’ populiste”. Lo dice Mario Monti a proposito delle proposte di tagli alle spese per i caccia F35, intervistato da “Presadiretta” per la puntata dedicata alle spese militari.

“E’ utile qui ricordare che l’Italia ha aderito al programma F35 nel 1999 con il governo D’Alema, ha confermato la partecipazione con il secondo governo Berlusconi nel 2002 e poi ci sono stati ulteriori passi fatti dal governo Prodi e nel febbraio del 2009 dal governo Berlusconi. Il nostro governo è stato l’unico a ridurre il numero degli F35 da 131 a 90…”.

Al giornalista di “Presadiretta” che gli chiedeva cosa pensasse della proposta di Bersani di ridurre il numero degli F35 da acquistare, Monti ha poi ricordato che l’acquisto dei 90 F35 rappresenterà un risparmio a medio e lungo termine “perche’ i 90 F35 andranno a sostituire gli oltre 250 velivoli ora in uso. Questo comportera’ un deciso contenimento dei costi di manutenzione e di esercizio, si spenderà meno e si avrà un significativo miglioramento di qualità ed efficienza operativa”.

Il presidente del Consiglio ha aggiunto, sempre nelle anticipazioni diffuse dalla trasmissione, che “la partecipazione al programma F35 e’ giustificato da ragioni strategiche, industriali e di efficienza economica”, “assicurando la coerenza con gli indirizzi strategici decisi in sede Nato e in sede Unione Europea”.

La posizione del ministero della Difesa
“Noi facciamo quello che il Governo deciderà perché non compete a noi prendere decisioni compete al Governo e al Parlamento. Possono anche decidere di cancellare l’aereonautica militare italiana, io non sto a fare l’avvocato dei 90 aerei io parlo da professionista. Gli F35 ci servono perché i nostri aerei ormai hanno 30 anni. La Nazione, lo Stato, il Parlamento, il Governo hanno deciso che l’aereonautica militare deve esistere, che l’aviazione della Marina deve esistere? Allora bisogna che gli diamo gli aerei, altrimenti cancelliamo queste organizzazioni”.

Così il Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica, generale Giuseppe Bernardis, in un’intervista a “Presadiretta”, che andrà in onda domani, in merito alle spese militari. “Il Parlamento ha votato? Il Governo ha votato? Mi sembra schizofrenico, dopo un investimento di 3 miliardi già fatto, vanificare questo investimento e buttare questi soldi solamente perche’ l’F35 è diventata un’icona. Questo è il mio rincrescimento e il mio rammarico come cittadino e come Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica Militare. Io non faccio politica – ha concluso -, non mi compete far politica, però ritengo che abbiamo bisogno di decisioni coerenti che facciano il bene dell’Italia”.


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