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Grillo, Berlusconi e quell’inedita empatia politica

Non chiamiamola simpatia né sintonia, però qualche corrispondenza di sensi politici c’è. D’altronde si sa che Silvio Berlusconi da tempo studia il fenomeno Beppe Grillo per capirne segreti e misteri, visto i consensi che sta suscitando il comico autoproclamatosi leader politico.

Ma finora il capo del Movimento 5 Stelle non si era espresso mai troppo empaticamente con l’ex premier. Oggi, però, è successo: “Rispetto più il nano (Silvio Berlusconi, ndr) perché sai cos’è, cioè un disonesto, che i finti amici come Gargamella (Pierluigi Bersani, ndr) che fa l’imbonitore in giro”.

I rimbrotti sarcastici verso i leader della sinistra non sono finiti: “D’Alema – ha aggiunto – è uno snobbetto, dice ‘io il cellulare non lo uso e non uso neanche il pc’. Vivono nel passato con la stilografica”.

Da oggi a unire metaforicamente Berlusconi e Grillo sono anche due bersagli preferiti dall’ex premier: la Rai e il quotidiano la Repubblica. Ecco quello che ha detto il comico genovese: “Quelli della Rai vengono qua e riprendono solo me dal basso. La piazza la riprendono alla fine, quando si svuota”. Più duro contro il quotidiano diretto da Ezio Mauro: “Repubblica è il peggiore di tutti. L’altro giorno ha fatto un titolo dicendo ‘Grillo esorta Al Qaida a bombardare il Parlamento’. Per Repubblica o sono nazista o fascista”.

C’è un’altra passione ad accomunare Grillo e Berlusconi: i piccoli e medi imprenditori che Grillo, dopo Berlusconi, sta cercando di sedurre a caccia di consensi. Domani a Treviso il leader del Movimento a 5 Stelle parteciperà a un incontro chiesto da 300 e passa imprenditori interessanti alle proposte fiscali di Grillo.

E sul fisco il comico ha chiesto consigli a due esperti di provenienza liberale come il tributarista genovese Uckmar e a un altro accademico genovese, Gianni Marongiu, in passato con Antonio Martino esponente di quel mondo liberale e liberista che per anni ha fatto riferimento a Forza Italia.

D’altronde la battaglia contro il fiscalismo è uno degli ultimi obiettivi programmatici di Grillo che cerca così di sottrarre consensi a Berlusconi con proposte e toni del movimento berlusconiano.

 



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