Piove, e piove forte, sulle relazioni tra case e reti, in Sicilia, e un pò dovunque sul Continente (Nord, Centro, Sud), se posso giudicare dal mio modesto osservatorio. Per i veicoli industriali e per le vetture, per i riparatori e per i concessionari. Per le marche Super premium, Premium, e per quelle a larga diffusione.
Che questo sia un momento particolarmente critico per il settore automotive, lo sappiamo…ma non è soltanto una questione di mercato; quello, peraltro, si riprenderà. Molto più rilevante è il fatto che maggior parte delle case concedenti sono pronte a fare entrare in vigore nuovi contratti di Concessione e Riparazione ispirati alla nuova normativa europea (Reg. 330/2010 e 461/2010) e molto più negativi e e pericolosi, per gli operatori, dei Contratti firmati nel 2003. Per il post vendita, la cosa è già in atto in molti casi; per l’attività di vendita delle vetture e dei veicoli, la data fatidica è il primo giugno 2013 (entrata in vigore del nuovo regolamento). Mancano soltanto tre mesi.
L’applicazione completa della nuova regolamentazione europea renderà più difficili ancora le relazioni tra case e reti. Intanto, una conseguenza è già visibile nei contratti di Concessione di quelle case che hanno voluto sostituire il contratto precedente, ispirato al Regolamento 1400/02: i nuovi contratti sono ancor più sbilanciati dei precedenti.
Ne nascerà verosimilmente una maggiore tensione tra case e reti, un contenzioso in crescita… e una presa di coscienza degli operatori, della necessità in cui si trovano oggi di far rispettare i loro diritti. Perdenti nel mercato saranno coloro, tra gli operatori, che ricercheranno a tutti i costi un compromesso con le case, proprio quando queste si trovano avvantaggiate dalla nuova Regolamentazione.
Per firmare compromessi equilibrati, gli operatori devono prepararsi ad una causa civile: “Si vis pacem para bellum”. Si dice così?