Alle prossime elezioni politiche i candidati premier saranno sei, mentre le liste sulla scheda elettorale supereranno le venti: solo a guardare tutti i simboli passa la voglia di contarli.
Di fronte ad una frammentazione di queste proporzioni, con quale spirito andremo a votare il 24 febbraio? Per certi versi, sarà un po’ come giocare al lotto: faremo la nostra puntata sapendo che sarà un miracolo vincere il premio della governabilità. Perché questo va detto con chiarezza: qualcuno le elezioni le vincerà, ma è sempre più probabile che non avrà i numeri sicuri per governare. O almeno non per governare bene. ‘E un’ipotesi che l’Italia non può permettersi, e non c’è da spiegare perché. Allora, qualunque sarà il Parlamento che uscirà dalle urne, ci auguriamo che i partiti lì rappresentati sappiano agire responsabilmente e tentare ogni soluzione ragionevole per dare al Paese non una maggioranza qualsiasi che stia in piedi per forza, ma un governo serio che ci accompagni almeno sino al varo di una legge elettorale in grado di salvarci, alla prossima tornata elettorale, dallo scempio che ci aspetta in questa.
Il voto come il gioco al lotto
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