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La Corea del Sud in rosa: giura il primo presidente donna del paese

La penisola coreana si tinge di rosa. Park Geun-Hye ha prestato oggi giuramento davanti a 70.000 persone radunate di fronte alla sede dell’Assemblea nazionale come primo presidente femminile della Corea del Sud promettendo, con piglio thatcheriano in salsa di soia, tolleranza zero per le provocazioni del fratello-nemico oltre il confine settentrionale. La Park ha chiesto alla Corea del Nord di “abbandonare senza indugio le sue ambizioni nucleari” e di riunirsi alla comunità internazionale.

“Il recente test nucleare condotto dalla Corea del Nord – ha aggiunto il neo presidente – è una sfida alla sopravvivenza e al futuro del popolo coreano e non dovrebbe esserci dubbio sul fatto che la principale vittima non sarebbe prima di tutto che la stessa Corea del Nord. Non tollererò alcuna azione che minacci la vita del nostro popolo e la sicurezza del nostro Paese”.

Ma a parte le tensioni, più o meno strumentali, con l’ingombrante vicino, ultimo bastione del paleo-comunismo asiatico, come leader della quarta economia dell’Asia, la Park, 61 anni, è chiamata anche ad affrontare sfide diverse e molto complesse, tra cui spicca quella economica provocata dal rallentamento della crescita e dell’aumento dei costi del welfare.

(Immagini Afp)



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