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La destra Usa all’attacco di Brennan

L’accusa contro John Brennan ricorda quella lanciata contro il presidente Barack Obama all’inizio del suo primo mandato quando le frange più a destra dell’opposizione lo accusavano di essere musulmano e di non essere nato negli Stati Uniti. Se neanche l’aver mostrato il certificato di nascita ha permesso al capo di Stato di affrancarsi completamente dalle tesi complottiste forse ancora più difficile sarà per l’uomo che ha nominato a capo della Cia convincere quei settori del movimento conservatore di non essersi segretamente convertito all’islam.

A mettere in circolazione la notizia apparentemente priva di fondamento è stato l’ex agente dell’Fbi John Guandolo dai microfoni del programma radiofonico di Tom Trento, come il suo ospite vicino ai movimenti conservatori. Come riferisce il sito Salon, Guandolo accusa Brennan di essersi convertito quando era a capo dell’ufficio saudita dell’Agenzia d’intelligence e di avere consentito l’accesso a incarichi nel governo a “terroristi” come li definiscono i due attivisti conservatori, così da portare membri di Hamas e della Fratellanza musulmana fin dentro i palazzi del potere. Un nome su tutti quello di Huma Abedin, dello staff del segretario di Stato uscente Hillary Clinton, accusata di legami con i Fratelli Musulmani.

Più che con teorie di settori della destra convinti sull’onda degli attentati dell’11 settembre che un cittadino statunitense di fede islamica non sia adatto ad avere incarichi di governo, Brennan dovrà confrontarsi questo pomeriggio con l’audizione a porte chiuse al Senato durante la quale approfondirà i temi trattati la scorsa settimana con la commissione per i Servizi segreti incaricata di confermare la sua nomina.

Giovedì scorso il consigliere presidenziale per l’antiterrorismo aveva difeso l’uso di droni per operazioni e omicidi mirati in Paesi come Pakistan e Yemen. La strategia di cui è considerato uno degli architetti è oggetto di un’indagine Onu e le critiche al riguardo sono arrivate in Senato soprattutto dalla componente democratica liberal che già in passato si era opposta alla sua nomina per il presunto coinvolgimento nelle tecniche di interrogatorio considerate alla stregua della tortura, usate per avere informazioni dai presunti terroristi. Sul fianco destro Brennan dovrà chiarire i dettagli dell’assalto al consolato statunitense di Bengasi dello scorso 11 settembre costato la vita all’ambasciatore Christopher Stevens e altri tre funzionari per il quale un’inchiesta indipendente ha chiarito le carenze nella sicurezza della rappresentanza diplomatica. Punto che rischia di bloccare anche la nomina del repubblicano obamiano Chuk Hagel a segretario della Difesa.

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