“Una commedia italiana che si trasforma in una tragedia greca”. Con questa battuta gli analisti di Mediobanca Securities hanno commentato in un report l’esito delle elezioni politiche italiane. “Ci sono più incertezze dopo le elezioni che prima”, rilevano gli analisti coordinati da Antonio Guglielmi all’indomani di “una notte di passione”.
Una “grosse koalition” tra Pd e Pdl viene data come “inevitabile”, al 70% in termini percentuali, ma gli analisti rimandano la “quadratura del cerchio” al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ricordano che “l’Italia non è la Germania”.
L’ipotesi di nuove elezioni a breve è data dagli analisti di Mediobanca Securities al 10%, quella di tornare al voto solo per il Senato appena al 5%. Poco più probabile (15%) l’ipotesi che il Movimento 5 Stelle trovi un’intesa con la coalizione di centrosinistra. “E’ altamente inverosimile che Grillo possa andare contro il suo dogma, che è attaccare i partiti tradizionali, per associarsi con loro al governo”, si legge nel report a firma di Antonio Guglielmi.
A sostegno dell’idea di una grande coalizione, gli analisti spiegano invece che appare a oggi “difficile” che vengano indette nuove elezioni “senza cambiare la legge elettorale” e che “sicuramente” non ci saranno prima della nomina del nuovo presidente della Repubblica. “Inoltre – sostengono – sospettiamo che questo porterebbe ancora più voti al Movimento Cinque Stelle, andando contro l’interesse dei partiti tradizionali”.
Insomma, sintetizza Mediobanca Securities, una “tempesta perfetta”. “L’Italia – afferma Guglielmi – si è svegliata questa mattina con più punti interrogativi di quanti ne avesse prima delle elezioni”. Il risultato appare “anche più confuso” di quanto i medesimi analisti avessero paventato nel report diffuso settimana scorsa. Quanto all’Europa, se dall’Italia era attesa maggiore chiarezza, l’esito è che “ha fallito miseramente”.
“Sarebbe scorretto dire che un italiano su due ha votato contro l’euro, ma possiamo affermare che un italiano su due ha votato contro l’austerità imposta dall’Europa. Questo significa che la Germania oggi ha un grosso problema perché l’Italia difficilimente manterrà l’atteggiamento filotedesco dettato finora da Mario Monti”.