Skip to main content

Mediobanca si scorda le folle di indignados

Per Mediobanca in fondo al temporale elettorale c’è sempre un arcobaleno. Secondo uno degli ultimi report prodotti dalla banca d’affari anche lo scenario in cui il Pd manca la vittoria, il Pdl recupera clamorosamente e Grillo prende il 20% dei voti non sarebbe poi così male. Perché? Terrorizzerebbe i mercati, farebbe salire lo spread e costringerebbe a chiedere il programma di aiuti e a sottoscrivere il programma di riforme previsto per l’erogazione degli aiuti. Peccato che il report non consideri un aspetto di primaria rilevanza: il rischio che le riforme targate Francoforte risultino ancora una volta improntate all’austerity e che salti il tappo dell’indignazione sociale.

Come sanno bene i ministri delle finanze – e i loro colleghi agli interni – è molto importante tosare la pecora senza ucciderla. Una sensibilità, questa, che gli eurocrati potrebbero non avere, al punto da dare la stura a un clima di pesante risentimento sociale verso “l’aguzzino di Berlino”. Nel report di Mediobanca, c’è infatti un rischio sottopesato, quello di masse di indignados in piazza e di politici pronti a cavalcarne il disappunto. Probabilmente a Mediobanca la “canizie vituperosa” di manzoniana memoria interessa poco, ma sarebbe meglio iniziare a dare un’occhiata meno frettolosa alle piazze.



×

Iscriviti alla newsletter