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Il senso di Parigi per l’India

Nucleare e difesa in cima alla lista. Ma anche istruzione, ferrovie, scambi culturali e esplorazione spaziale. Messe da parte per un giorno le minacce di nazionalizzare il colosso dell’acciaio ArcelorMittal, il presidente francese Francois Hollande è volato in India per la prima visita asiatica dall’inizio del suo mandato lo scorso maggio. Proprio nei giorni dello scandalo che investe Finmeccanica e della decisione indiana di rinunciare alla commessa di 12 elicotteri, il viaggio del capo di Stato francese ha dato nuovo impulso all’accordo da 12 miliardi di dollari per 126 caccia Rafale che arrancava da mesi.

Le trattative con la Dassault Aviation erano iniziate a gennaio dell’anno scorso, senza concretizzarsi per divergenze sui costi, tra cui le spese per le armi a bordo e le royalties per coatruire i velivoli in India. L’intesa prevede che la società francese consegni 18 aerei nei prossimi tre anni, mentre i restanti saranno prodotti dalla società statale indiana Hindustan Aeronautics.

“Abbiamo fatto progressi nelle trattative”, ha detto Hollande al termine dell’incontro con il primo ministro indiano Manmohan Singh nel primo dei due giorni di visita, nel quale ha incontrato anche il suo omologo Pranab Mukherjee cui si è rivolto in inglese, fatto insolito sottolinea la stampa francese, dicendosi onorato.

Gli affari sono al centro della viaggio. Ad accompagnare Hollande, ricorda France 24, c’erano il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, e il suo collega alla Difesa, Jean Yves Le Drian, assieme agli alti dirigenti di oltre 60 tra le principali società d’Oltralpe, segno dell’interesse per il vasto mercato indiano.

Se il caso Finmeccanica è il pretesto per l’opposizione di attaccare  l’esecutivo di Singh e di alimentare le polemiche contro il paritito del Congress al governo e contro la sua leader, l’italiana Sonia Gandhi, restando nel settore elicotteri non sfugge che uno degli accordi tra India e Francia riguarda proprio  una commessa di cinquanta mezzi destinati uso civile. Inoltre Eurocopter è in trattative anche per un secondo appalto: 197 elicotteri da ricognizione destinati alle Forze armate indiane. Valore del contratto un miliardo di euro.

L’incontro con Singh è stato anche l’occasione di discutere di nucleare. Sul tavolo il contratto della francese Areva per lo sviluppo di un impianto da 9.900 megawatt nello stato occidentale del Maharashtra. L’accordo quadro da 9,3 miliardi di dollari fu siglato nel 2010 dall’allora presidente francese, Nicola s Sarkozy, portandosi dietro tuttavia l’opposizione dei gruppi ambientalisti cresciuta con il disastro di Fukushima a marzo del 2011. L’India resta fedele al progetto, ha dato rassicurazioni Singh.

Le stesse ricevute dall’India circa l’impegno di Parigi a perorare la causa di un seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per New Delhi.

Il Times of India in un editoriale ha definito la Francia “il più longevo alleato indiano assieme alla Russia”. Un amicizia fondata sugli affari più che su un rapporto tra uguali, sottolinea il quotidiano, che spiega come sia giunto il tempo di andare verso un rapporto più strategico e sostenibile non solo tattico. Nelle stesse ore l’agenzia Pti batteva le parole di Berlusconi sullo scandalo Finmeccanica: “Non sono reati, si tratta di pagare una commissione a quel Paese perché è una condizione di quel Paese”.


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