Noi proto berlusconiani? Noi scarsamente dellavalliani? E allora vi stupiamo: proponiamo Enrico Mentana come prossimo presidente de La7 in vendita.
Ecco l’ìdea del fondo Clessidra che così cerca di essere più dellavalliano di Della Valle, spazzando timori veri e presunti di una vicinanza con il mondo berlusconiano viste le origini del patron di Clessidra, Claudio Sposito.
Mentana for president
Il fondo Clessidra, se riuscirà a comprare La7, potrebbe proporre Enrico Mentana come presidente dell’emittente televisiva. “Penso che Clessidra – ha affermato Marco Bassetti, advisor del fondo per il progetto Ti Media – non avrebbe alcun problema a nominare Mentana, se lo volesse, presidente di La7, anche con l’assunzione di responsabilità ampie. E non sarebbe un regalo, perchè se lo merita”.
L’irritazione verso la sortita di Della Valle
A Clessidra, ha detto Bassetti in un’intervista al Messaggero, non è piaciuta la manifestazione d’interesse per La7 presentata dal numero uno della Tod’s, Diego Della Valle. “Non è un modo corretto di proporsi – sottolinea – e l’uscita di sabato non mi ha convinto. È libero di partecipare a tutte le gare che vuole, ma in modo regolare: il processo di assegnazione di La7 dura dall’aprile 2012, adesso si sveglia Della Valle? Così non vale”.
Accordo in vista?
“Credo che Sposito – aggiunge però l’advisor di Clessidra – non avrebbe remore a stringere accordi con Della Valle. Anche se quell’affermazione sulla cordata delle “persone che vogliono bene al nostro Paese”, contenuta nella sua nota, non ci è affatto piaciuta. Devo pensare che per Della Valle noi siamo persone che vogliono male al nostro Paese”.
E così la contesa per l’acquisto della tv da Telecom Italia presieduta da Franco Bernabè lascia l’ambito meramente economico e finanziario per solcare quello del capitalismo relazionale che si chiede “cui prodest?”.